Sono aumentate in quantità del 28% (+598.000 tonnellate), nel primo trimestre del 2004, le importazioni in Italia dei prodotti del settore cerealicolo, ma le esportazioni hanno subito un calo del 12% (-102.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2003. Lo ha reso noto l’ Anacer, precisando che il saldo valutario netto e’ stato di -130,1 milioni di euro, contro i +27,8 milioni del 2002. Per quanto riguarda le importazioni, si registra soprattutto l’ aumento nell’ orzo (+185.000 t), negli altri cereali (il sorgo in particolare con +130.000 t) e nel mais (+87.000 t). Nel complesso le importazioni del comparto dei cereali foraggeri aumentano di circa 415.000 tonnellate (+94%). Per quanto
riguarda il frumento, si rileva un leggero aumento nel grano tenero (+14.600 t); aumento piu’ marcato nel grano duro (+79.000
t). Relativamente gli altri prodotti presi in considerazione, risulta un incremento di 42.000 tonnellate nell’ import di
prodotti trasformati e sostitutivi, di 38.000 tonnellate nella manioca e di 10.500 tonnellate nella crusca. Le importazioni in
Italia di riso nel loro complesso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo) aumentano di 13.700 tonnellate.
Le esportazioni complessive dell’ intero settore cerealicolo sono risultate in diminuzione, passando da 855.000 del 2003 a
753.000 tonnellate. Rilevante, in particolare, e’ stata la riduzione delle vendite all’ estero di farina di grano tenero
(-68.500 t), dei mangimi a base di cereali (-12.600 t) e delle paste alimentari (-8.951 t). Risultano invece in aumento le
esportazioni di riso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo) di 8.900 tonnellate, di cui +1.500 verso i
Paesi terzi e +7.400 verso i Paesi Ue. I movimenti valutari relativi all’ import/export del settore
cerealicolo hanno comportato nei primi tre mesi del 2004 un esborso di valuta pari a 529,2 milioni di euro (396,1 nel 2003)
e introiti per 399,1 milioni di euro (423,9 nel 2003).
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