Si impara sui banchi di scuola, e nei campi, l’educazione alimentare. Perché se è sempre più difficile riuscire a mangiare sano e di qualità, è necessario fare fin da piccoli l’abitudine ad una giusta alimentazione. E proprio con questo obiettivo, si è appena concluso in Lucania, il progetto-pilota di educazione alimentare, "Basilicata regione che nutre" – promosso dal dipartimento agricoltura della Regione Basilicata – che ha visto la partecipazione di oltre duecento allievi, della scuola elementare "Minozzi" e media "Torraca" di Matera; e l’associazione "Spazio ragazzi" di Avigliano.
"Gli obiettivi del progetto – spiega la promotrice e coordinatrice del progetto, l’agronoma Sandra Iacovone – hanno riguardato la promozione di stili di vita sani, in particolare puntando sulla corretta alimentazione, la conoscenza dei luoghi e dei modi della produzione e trasformazione locale". Proprio gli agronomi, infatti, sono considerati i professionisti del "benessere" in una vasta varietà di competenze (ambiente, agricoltura, urbanistica, ecc), che comprende anche la qualità e la sicurezza alimentare. Importante quindi che il contatto con le scuole sia avvenuto direttamente con i "professionisti": agronomi, periti agrari, alimentaristi e psicologi. "Il progetto – prosegue la Iacovone – si è svolto in due parti: la prima ha coinvolto ragazzi dentro le scuole con l’abc dell’educazione alimentare. Quindi il corso è entrato nel vivo con le visite alle fattorie e campi coltivati, dove gli alunni hanno toccato con mano l’intera filiera del prodotto, concludendo con il mangiare formaggi e ortaggi che hanno seguito passo dopo passo. Da sottolineare – conclude – il prezioso coinvolgimento di genitori ed insegnanti, anche loro a lezione di mangiare sano". Fondamentale la presenza dell’ente pubblico regionale, che con l’assessore all’agricoltura Donato Salvatore ha creduto fortemente nel progetto: "L’educazione ai consumi alimentari – ha dichiarato l’assessore – si inserisce nella formazione della persona e del cittadino. La scuola è l’agenzia formativa privilegiata per un’azione informativa e formativa completa e precoce sull’educazione alimentare, infatti, le ricerche psico-pedagogiche confermano che le abitudini e i gusti in fatto di cibi si strutturano e si fissano nell’infanzia e nella preadolescenza".
Ci sono i presupposti, quindi, perché questo progetto abbia un futuro, come si augurano bambini e genitori, su tutti. Intanto a settembre si terrà, a Matera, un convegno con i risultati del progetto.
Entusiasmo fra i piccoli protagonisti di questa esperienza: "Abbiamo potuto visitare i luoghi e le strutture delle produzioni agro-alimentari del nostro territorio – raccontano i bambini della 5° elementare "Minozzi -: fattorie, cantine, mulini, forni, pastifici, caseifici, aziende biologiche, avvicinandosi così ai lavori quotidiani degli agricoltori e alle attività delle aziende di trasformazione". Quindi un contatto diretto con i cibi salubri e di qualità: "Ci è stato insegnato a degustare l’olio d’oliva, ad esempio – proseguono –, capendo l’importanza di nutrirci con prodotti sani e senza pericoli per la salute, e imparando a consumare frutta e verdura di stagione". L’impressione è "quella di aver vissuto un’espeienza formativa molto importante per il nostro futuro".
Lorenzo Benocci