Nel 2005 il consumo familiare di formaggi degli italiani è cresciuto del 3% in quantità facendo registrare il più elevato tasso di incremento tra tutti gli alimenti. E’ quanto afferma la Coldiretti, in occasione della rassegna internazionale Cheese, sulla base dei dati Ismea-AcNielsen relativi ai consumi domestici nei primi sette mesi nel sottolineare che la spesa annuale delle famiglie italiane per formaggi ha superato già nel 2004 i cinque miliardi di euro destinati all’acquisto di 632 milioni di chili di prodotto con una preferenza per grana padano, mozzarella, ricotta, parmigiano reggiano, formaggio con i buchi e mozzarella di bufala, ma senza dimenticare gli oltre cinquecento altri formaggi conosciuti in Italia. Oltre ai 451 formaggi tradizionali censiti dalle regioni perché hanno mantenuto inalterato per oltre 25 anni ricette e metodi di lavorazione, a fare la parte del leone sono le 32 denominazioni di origine riconosciute dall’Unione Europea con una spesa familiare di circa 1,7 miliardi di Euro. Non esiste in Italia una famiglia che non abbia consumato almeno un tipo di formaggio mentre ben tre su quattro – riferisce la Coldiretti – hanno acquistato almeno una volta ricotta, due su tre parmigiano reggiano o grana padano e una su due mozzarella o gorgonzola. Ad essere i più ghiotti del gradito derivato del latte sono i meridionali che nel corso del 2004 ne hanno acquistato il 36% del totale (circa 224 milioni di chili), seguiti dagli abitanti del nord ovest con il 27% (171 milioni di chili) e da quelli del centro con il 19% (122 milioni di chili) come quelli del nord est (115 milioni di chili).
Il Formaggio in Italia
• Aumentano del 3 % i consumi familiari nel 2005 (*)
• 5 miliardi di spesa annua per acquisti domestici
• 632 milioni di chili consumati nelle famiglie
• 32 denominazioni di origine protetta per una spesa di 1,7 miliardi
• 451 formaggi tradizionali censiti dalle regioni
primi sette mesi dell’anno
Simona Trevisi
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Ismea-AcNielsen