Un viaggio alla scoperta dell’antica terra dei Sanniti. Ben nascosto tra l’Abruzzo e la Puglia il Molise, una piccola regione il più delle volte sconosciuta o addirittura dimenticata, un luogo tutto da scoprire, ricco di storia, posti inesplorati, cultura, gastronomia.
L’antica terra dei Sanniti ha davvero tante risorse, riesce ad accontentare un po’ tutti, da quelli che sognano il mare a quelli che adorano le vette imbiancate senza tralasciare gli amanti dell’arte e della buona cucina.
MONTENERO E LA SUA "BOSCAGLIA" Il nostro viaggio parte da un piccolo paese della provincia di Campobasso, racchiuso tra il verde delle sue campagne e l’azzurro del mare Adriatico: Montenero di Bisaccia.
Montenero ha origini molto antiche, infatti le prime notizie storiche risalgono ai tempi delle invasioni barbariche intorno al V secolo, i sopravvissuti riuscirono a mettersi in salvo rifugiandosi in un primo momento nelle caverne presenti su tutta la collina e da qui, giunsero sulla cima del Monte Nero. Questo nome deriva dalla fitta boscaglia che lo rivestiva. Ai piedi del Monte Nero esisteva una borgata denominata Bisaccia, dal quale Montenero ne prese il nome.
Qui è possibile ritrovare la tranquillità e la serenità semplicemente passeggiando tra gli antichi e suggestivi vicoli della parte vecchia del paese; attraversando le due antichissime porte, "La Porta Nov" (La Porta Nuova) e "La Porta Mancin" (La Porta Mancina) sembra proprio che il tempo si sia fermato, è ancora possibile trovare davanti ai portoni le anziane signore che ricamano e lavorano all’uncinetto. Una delle maggiori caratteristiche di Montenero sono senza dubbio le storiche Grotte arenarie ovvero grotte incavate nel tufo, dove ogni anno si svolge l’ormai noto Presepe Vivente. Da qui proseguendo il cammino si giunge al Santuario della Madonna di Bisaccia, costruito sui resti di una cappella distrutta in seguito ai vari sismi. Nel 1811 venne costruita una navata alla quale vennero aggiunte altre due nel 1840. All’interno è ancora conservato l’antico quadro che, secondo la leggenda, venne dipinto da un pastore e trovato nella grotta della Madonna, poco distante dal Santuario. Nel tragitto dalle grotte al Santuario, troviamo la Fonte Cassuca, secondo un’antica leggenda, Annibale giunse a Montenero e proprio in questa fonte fece riposare e dissetare i suoi soldati. Da Montenero di Bisaccia ci si può spostare con molta facilità sia sulla costa che nelle zone più interne e, proprio per questo motivo, si ha la possibilità di trascorrere un interessante week-end al mare o in montagna.
VOGLIA DI MARE: DALLA COSTA VERDE A TERMOLI Il mare è a circa 10 km di distanza, per chi ama la natura incontaminata e desidera passare un fine settimana all’insegna del relax la Costa Verde (spiaggia del comune di Montenero di Bisaccia) è senza dubbio il posto ideale, infatti è una delle poche spiagge dell’Adriatico poco affollata, pulita e dall’acqua cristallina.
Oltre alla Costa Verde si possono raggiungere le spiagge di Petacciato, Termoli e Campomarino. Una delle peculiarità del litorale abruzzese e molisano sono gli storici "Trabucchi", ovvero, palafitte posizionate in acqua anticamente utilizzate per pescare con una rete a bilancia, costruzioni davvero uniche e originali. Per ammirare una delle bellezze paesaggistiche della costa molisana bisogna visitare la città di Termoli. Su un promontorio roccioso ritroviamo il bellissimo borgo antico racchiuso tra le vecchie mura che nell’antichità lo proteggevano dal nemico, da qui si giunge nella piazza principale dove è possibile ammirare l’antica Cattedrale di San Basso di origine Romanica e l’antico Castello Svevo, struttura realizzata per rappresentare il grande impero istituito da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Passeggiando si giunge al belvedere panoramico dove si rimane incantati dalla splendida visuale della costa e della spiaggia di S.Antonio con il suo Trabucco. Inoltre proprio da Termoli ci si può imbarcare per le meravigliose isole Tremiti, luogo suggestivo per i suoi colori e per i suoi paesaggi da cartolina.
DUE PASSI FRA I TRATTURI, PASCOLI E SENTIERI Per chi invece, ha gusti un pò più rustici e alla bellezza del mare preferisce le zone di montagna, consigliamo di spostarsi nell’entroterra molisano.
Nel momento in cui si abbandona la costa ci si rende presto conto come le bellezze paesaggistiche, i colori e gli odori iniziano a cambiare, il tutto diventa più rurale, e il blu profondo del mare Adriatico viene lentamente sostituito dai forti colori delle zone montuose. Anche qui ci sarebbero tanti luoghi da visitare, ricchi di storia e tradizioni dove la tranquillità è di casa e dove si respira aria pulita. Man mano che ci si addentra e si iniziano a seguire le stradine interne l’altitudine di questi piccoli paesini inizia lentamente a salire, e così a chi ama lo sci consigliamo gli impianti di Campitello e Capracotta, qui tra una discesa e una risalita si possono degustare i formaggi più buoni dell’Alto Molise. Per chi vuole assaporare i piaceri della montagna non solo d’inverno ma anche in primavera ed estate i posti da visitare sono Frosolone, Staffoli e Vastogirardi.
Frosolone è noto per una particolare attività:la lavorazione dei metalli, in questo paese fin dal medioevo venivano realizzate lame, pugnali e spade. Oggigiorno questa attività viene ancora svolta da qualche artigiano che ha la sua piccola bottega nei vicoli del paese, a riguardo segnaliamo la Festa della Forgiatura che si svolge nel periodo estivo dove lo spettatore può rivivere passo per passo le antiche fasi della lavorazione dell’acciaio.
Nel cuore dell’Alto Molise immerso nelle lunghe distese di pascoli verdi troviamo Staffoli, indicato per tutti coloro che amano l’equitazione. Qui si può imparare a montare ma se si è già esperti sono previsti trekking di varia lunghezza e durata. Non molto lontano da Staffoli troviamo Vastogirardi, antico Feudo longobardo, in questo piccolo paesino è possibile ammirare il Castello e l’imponente chiesa di San Nicola di Bari, di straordinaria bellezza, anche se affreschi e statue meriterebbero maggiori cure.
Uscendo dal paese, dopo pochi chilometri si giunge nella località di Sant’Angelo famosa per i resti del Tempio Italico risalente al secondo secolo a.C, tempio che ci da testimonianza degli antichissimi insediamenti Sanniti.
NELLE STRADE SOLCATE DALLA STORIA Per gli appassionati consigliamo un’escursione nei siti archeologici più importanti ovvero quello di Sepino, Isernia e Larino. Sepino ha una vasta zona archeologica (Altilia), attorno agli anni cinquanta sono state riportate alla luce le strutture della saepinum romana, come il foro, la basilica, la porta di Boiano, parte della cinta muraria e di alcuni edifici. Oggi il sito archeologico è ancora parzialmente abitato ed in estate il teatro è sede di rappresentazioni teatrali.
Nel secondo capoluogo molisano, Isernia, ed in particolare in località la Pineta è stato rinvenuto un sito archeologico di età paleolitica di importanza mondiale, famosissimo è stato il ritrovamento dell’Homo Aeserniensis nel 1979. Invece in località Quadrella è stata rinvenuta la Necropoli, ritrovamento importante per la conoscenza della Isernia ai tempi dei romani. L’anfiteatro di Larino si trova nella zona di Piana San Leonardo, nel cuore dell’antica Larinum. L’anfiteatro è il simbolo del paese e ci testimonia l’importanza che Larino assunse nella regione durante l’egemonia romana, grazie alla sua posizione geografica e alle fiorenti condizioni economiche dei suo abitanti. I materiali ritrovati nele tombe sono esposti nel Museo Archeologico nel Palazzo Ducale. Questa piccola regione è davvero tutta da scoprire, nella sua semplicità è in grado di regalarci emozioni uniche, ammirando un tramonto in riva al mare o lasciando affogare lo sguardo nelle lunghe distese di verde è possibile tornare ad apprezzare le piccole cose della vita.
A questo punto non resta che meritarci una bella sosta a tvola, alla scoperta degli inconfondibili sapori molisani.
TUTTO IL SAPORE DELLA TRADIZIONE La regione Molise è ricca di sapori semplici e antichi, a tavola si ha il piacere di poter gustare tutti quei prodotti provenienti direttamente dalla terra e dagli allevamenti. Le ricchezza di questa regione sono i meravigliosi pascoli verdi e l’ottima qualità dell’aria, elementi che garantiscono la genuinità e la bontà delle produzioni artigianali. L’olio è il prodotto per eccellenza è l’ingrediente che incorona un po’ tutta la cucina regionale, la sua bontà ci è testimoniata anche dal marchio DOP. Va ricordato che il Molise è stata la seconda regione in Italia, dopo l’Umbria a ricevere questa certificazione. Nelle tavole dei molisani certamente non manca il buon vino, tre sono i vini DOC: Biferno, Molise e il Pentro di Isernia e due gli IGT: Osco e Terre degli Osci ed il Rotae (Intervista a Pasquale di Lena, globetrotter dell’agroalimentare). Va segnalata anche l’ottima produzione casearia, i formaggi sono dei più vari da quelli freschi e morbidi come le ottime mozzarelle di Bojano e il fior di latte a quelli a buccia dura e dal sapore più forte come il pecorino di Capracotta e il caciocavallo di Agnone. Sul podio del gusto troviamo gli ottimi salumi, la carne di maiale è un pò il fiore all’occhiello della regione, gli insaccati sono ancora prodotti a livello artigianale. La saporitissima ventricina di Montenero piuttosto che le salsicce o la famosissima pampanella di San Martino in Pensilis arricchiscono di sapori e profumi le cucine molisane.
Marta Santopolo