Primavera 2005: per la prima volta si parla di un progetto di sgravi fiscali a favore delle aziende vinicole che investono sul territorio. A lanciare la proposta è Massimo Romeo, Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, in occasione di un incontro a Siena tra imprenditori ed Agenzia delle Entrate.
Autunno 2005: un tavolo tecnico, promosso dallo stesso Consorzio, mette a punto un’ipotesi di attuazione del progetto.
Dicembre 2005: al Parlamento Europeo di Bruxelles, in occasione della mostra “Vino e Cultura. Montepulciano, terra di Toscana”, il progetto viene illustrato ad un gruppo di europarlamentari italiani.
30 marzo: anche il candidato alla Camera dei Deputati (poi Onorevole) Franco Ceccuzzi aderisce alla proposta e la inserisce nel “Patto per Siena” osservando che in questo modo radicare ulteriormente la produzione al territorio.
6 Aprile 2006: la Giunta Comunale di Montepulciano formalizza la sua adesione al progetto con una deliberazione in cui si accoglie il principio che gli investimenti compiuti dalle aziende che operano sul territorio, destinati ad obiettivi di interesse collettivo preventivamente concordati con il Comune, diano diritto ad un “bonus” sulle imposte da pagare.
7 aprile 2006: la deliberazione, la prima adottata in Italia che istituisce un credito d’imposta sugli investimenti a scopo sociale, viene resa pubblica al Vinitaly.
13 maggio 2006: a Riva del Garda, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo Eno Gastronomico (BITEG), il Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Floriano Zambon, dichiara: “Questa iniziativa è un esempio concreto di legame tra vino e territorio. E’ un progetto che promuoviamo e che speriamo venga preso come modello di riferimento in tante altre Città del Vino”.
In poco più di un anno, dunque, il progetto inizialmente definito di “defiscalizzazione”, ora, più correttamente, di “deducibilità fiscale”, è maturato al punto da essere stato pienamente accolto dalle Città del Vino. Un progetto innovativo, rivoluzionario, non facile da realizzare ma che porta con sé molti elementi di assoluta originalità non solo sotto il profilo puramente economico.
Ad illustrarli ai propri colleghi delle “Città”, convenuti a Riva del Garda, sono stati il Presidente Romeo ed il Sindaco di Montepulciano Massimo Della Giovampaola, i due personaggi, che, senza mai scoraggiarsi di fronte alle difficoltà (ed allo scetticismo di qualcuno), stanno portando avanti il progetto.
“In pratica – ha spiegato il Sindaco – le aziende che impiegheranno parte dei propri utili per finanziare opere di interesse della collettività si ritroveranno un credito da far valere al momento del pagamento delle imposte. Abbiamo incaricato i tecnici di definire le modalità operative del meccanismo che, si può prevedere, inciderà, per esempio, sulla TIA (Tariffa Igiene Ambientale), la nuova tariffa sui rifiuti e su altri tributi”.
Finalità dell’iniziativa è “irrobustire” i fondi disponibili per opere di carattere pubblico che valorizzino il patrimonio sociale e ambientale del territorio.
“Ma ciò che tengo a sottolineare – ha aggiunto Della Giovampaola – è il concetto che sta alla base dell’idea e che ribalta il tradizionale rapporto tra ente pubblico e mondo imprenditoriale, per lo più basato su richieste e non sulla condivisione dei progetti”.
“E’ la dimostrazione – gli ha fatto eco Romeo – che quando i produttori parlano dell’ambiente come risorsa non ripetono un banale luogo comune ma affermano una convinzione che è anche un valore per il proprio prodotto. Si afferma una nuova figura, quella dell’imprenditore – cittadino che assomma i diritti e i doveri di entrambi i ruoli e si impegna per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio. Alla fine ne trarrà doppio vantaggio, uno immediato, sotto forma di “sconto” sulle imposte da versare (che è anche un incentivo a partecipare agli interventi), ed uno più a lungo termine”.
“In un mercato che tende irreversibilmente alla globalizzazione – ha aggiunto Romeo – a Montepulciano abbiamo avvertito l’esigenza di rafforzare il legame con il territorio impegnandoci per garantirne la conservazione nel tempo”.
“L’Amministrazione Comunale ha sempre riservato particolare attenzione al proprio patrimonio – ha concluso il Sindaco – e, ormai da molti anni, ha attivato una politica che riesce a coniugare cultura e territorio (elemento distintivo delle proprie produzioni di qualità) con sostegni economici e soprattutto con un affiancamento al mondo imprenditoriale. La piena adesione all’originale proposta formula dall’associazione dei produttori di Nobile ne è la conferma”.
Gli sgravi potranno liberare risorse per investimenti di tutela del patrimonio ambientale, per il riassetto del territorio, per opere di intervento sui beni architettonici e culturali. Per il primo anno è previsto l’intervento di restauro dell’antica Fortezza, dal 2005 sede dell’Anteprima del Nobile.
Informazione pubblicitaria