Doveva essere solo il prototipo, ma gli ospiti l’hanno apprezzato al punto da farlo sparire letteralmente dal tavolo. Il primo formaggio realizzato in cooperazione tra i pastori dell’ARPO e l’Afghanistan, grazie al sostegno della Regione Abruzzo, ha attratto prima la curiosità e poi i complimenti dei presenti. Sbarcati in Afghanistan solo da due settimane, Nunzio Marcelli e i pastori ARPO hanno realizzato il primo formaggio utilizzando solo strumenti trovati nei bazar locali, a dimostrazione che la lavorazione del latte è un processo che può essere facilmente implementato in questa realtà. L’Ambasciata d’Italia a Kabul ha cortesemente offerto i propri spazi, e la manifestazione si è svolta nel giardino della Residenza alla presenza dell’Ambasciatore, Ettore Francesco Sequi, e degli altri ospiti tra cui membri del Governo Karzai, rappresentato dal Vice-Ministro all’Agricoltura, che ha dato la p ropria partnership al progetto, e rappresentanti di organizzazioni internazionali quali FAO, CEE, ONU. Quando, dopo una ventina di minuti di attesa, dal caldaio di rame ha iniziato ad essere estratta la cagliata, per essere riposta nelle fuscelle (al momento, dei semplici colini trovati al bazar), tutti i presenti sono rimasti letteralmente affascinati dalla semplicità di realizzare un prodotto non solo gustoso, ma anche facilmente conservabile e di sicuro successo sul mercato di Kabul.
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