Migliorare la qualità del prodotto-cacao per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. Con questo intento è stato attivato il programma High Quality Cocoa Project, presentato a Perugia nell’ambito della tredicesima edizione di Eurochocolate, nel corso dell’incontro Qualità nelle produzioni di cacao: l’esempio dell’High Quality Project in Repubblica Dominicana. La conferenza, a cura di Fairtrade TransFair Italia, Icam, Coop Italia, Etimos e FLO International, ha illustrato i risultati e le prospettive dell’applicazione del progetto analizzando specificamente il caso della Repubblica Dominicana, e ha visto la partecipazione diretta di CONACADO, Confederazione nazionale dei Produttori di cacao dello Stato caraibico, che rappresenta circa il 15% della forza lavoro nazionale del settore cacao ed è impegnata fin dalla sua fondazione, nel 1989, in programmi di sviluppo della filiera del cacao e di miglioramento delle condizioni di quanti della coltivazione del cacao vivono.
L’High Quality Project nasce dall’interesse del mercato e della grande distribuzione ad avviare un processo di miglioramento del cacao biologico di alta qualità, per venire incontro alle tendenze dei consumatori, sempre più interessati e competenti, ed al contempo adeguarsi alle misure sempre più rigide e restrittive in materia di qualità alle quali gli operatori della filiera del cacao devono attenersi. Queste esigenze però difficilmente trovano riscontro nella realtà attuale dei Paesi ove si produce cacao biologico. La situazione produttiva dei coltivatori è infatti spesso caratterizzata da scarsa redditività delle piantagioni e dalla mancanza di infrastrutture per l’essiccazione e la fermentazione. Obiettivo del progetto è quindi creare le condizioni finanziarie per accompagnare il miglioramento nella filiera dalla produzione fino alla commercializzazione di un Cacao di Alta Qualità, ottimizzando il processo attraverso il controllo di tutte le fasi di lavorazione del prodotto. Per conseguire questo risultato il progetto prevede la realizzazione di centri appositi, nei quali il prodotto subisca processi di lavorazione adeguati e tracciabili, con il conseguente miglioramento delle condizioni produttive ed igieniche e la creazione di occupazione e reddito per le popolazioni locali. Questo garantirebbe anche alle imprese importatrici di cacao vantaggi in termini di qualità e di tracciabilità del prodotto.