Una natura incontaminata che, col passare dei secoli, non si è lasciata “addomesticare” dall’intervento umano. E’ la Val di Merse, un angolo della provincia di Siena nel quale il rapporto fra uomo e territorio, fra cultura e natura sembra aver trovato un equilibrio ottimale. Così, tra borghi medievali e paesaggi mozzafiato, è possibile apprezzare i frutti e il lavoro di chi vuole valorizzare le risorse di questa terra. Nel mese di dicembre protagonista è stata la castagna grazie al progetto promosso dall’Associazione Cip.At Sviluppo rurale di Siena dal titolo “Recupero e valorizzazione del castagno da frutto in Val di Merse”. L’obiettivo era avvicinare gli imprenditori agricoli e tutti gli interessati alla produzione della castagna approfondendo la conoscenza del castagneto da frutto, riscoprendo alcune tradizioni del passato e guardando, anche in termini di mercato, alle potenzialità future.
Il progetto, finanziato dalla Comunità Montana Val di Merse, dalla Provincia di Siena, dalla Camera di Commercio di Siena e dai Comuni di Casole d’Elsa, Sovicille e Monticiano, si è svolto, inizialmente, attraverso una serie di incontri tematici sul castagno, nel corso dei quali si è parlato della sua diffusione e della sua importanza nella zona. In questa prima fase, inoltre, è stato preso in esame lo stato attuale della coltura del castagno, analizzando, in particolare, le varietà locali. Accanto alla teoria la pratica, i partecipanti, infatti, hanno potuto seguire il processo di lavorazione della castagna per la produzione della farina, osservando come è strutturato un seccatoio, come viene acceso e mantenuto un fuoco e come rovesciare le castagne. Tutte pratiche solo apparentemente scontate, ma che con il rapido mutare della società rischiano di perdersi nell’arco di poche generazioni. Tra le visite più significative quella in Val d’Orsigna, nella provincia pistoiese, dove ancora sono presenti mulini a motore e ad acqua per macinare le castagne secche. Gli aspiranti castanicoltori senesi hanno potuto conoscere la realtà della provincia di Pistoia dove un gruppo di piccoli imprenditori della castagna si sono riuniti in una cooperativa che segue il principio della “filiera corta”, dalla produzione fino alla commercializzazione del prodotto.
Il progetto “Recupero e valorizzazione della filiera del castagno da frutto in Val di Merse” si è concluso alla fine di dicembre con un convegno svoltosi a Monticiano nel corso del quale sono state presentate le iniziative svoltesi nei mesi scorsi e dove è stato possibile gustare prodotti realizzati con le castagne. L’iniziativa, al quale hanno preso parte amministratori locali e gli organizzatori del progetto, è stata un ulteriore passo in avanti allo scopo di instaurare una collaborazione sempre più stretta tra i vari soggetti che agevoli la diffusione di questo tipo di produzione.
Marta Santopolo