«Accogliamo con estrema soddisfazione la notizia della decisione della Monsanto Italia di ritirare l’immagine dei cipressi della Val d’Orcia dal sito internet della multinazionale. Un plauso al sindaco di San Quirico d’Orcia Marileno Franci che ha intrapreso questa iniziativa, facendo giustizia ad un paradosso. Un risultato che rappresenta un piccolo colpo inferto ad un modello di agricoltura che non ci appartiene, ma dall’alto valore simbolico». E’ questo il commento del presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci, alla notizia lanciata dal sito www.agricultura.it che ha messo fine all’equivoco dell’azienda leader degli Ogm che ha usato per scopi promozionali la famosa immagine che ritrae i cipressi della Val d’Orcia.
Pieno appoggio – La Cia Toscana infatti aveva appoggiato immediatamente l’azione dell’Amministrazione comunale di San Quirico d’Orcia «perché era assolutamente fuorviante e improponibile associare l’immagine di uno dei cuori agricoli della nostra regione, quello che è stato definito il granaio della Toscana, alla promozione di una multinazionale che opera da anni nel settore delle produzioni Ogm».
Cia Siena – Anche il presidente della Cia Siena Roberto Bartolini accoglie con favore l’evoluzione della vicenda: «Per l’immagine del nostro territorio – sottolinea – e dell’intera agricoltura senese era fuori da ogni logica associare il territorio della Val d’Orcia a chi produce nel mondo organismi geneticamente modificati. Una vittoria di etica e di cultura quella ottenuta dal Comune valdorciano, che la Cia senese non può che accogliere con grande soddisfazione considerando anche che da sempre si è impegnata, a livello locale e nazionale, nella lotta contro gli Ogm cercando, attraverso una serie di controlli alla produzione, di tutelare sia il consumatore finale, ma soprattutto il produttore, l’agricoltore».
Nella foto: l’immagine dell’home page della Monsanto fino alle ore 16 del 25 gennaio 2007