"Sono inglese ma ho imparato da voi, in Italia, a bere birra", così l’ex campionessa di salto in lungo Fiona May, 37 anni, oggi apprezzata attrice di fiction Tv.
Com’è possibile?
Ricordo perfettamente la prima volta che l’assaggiai. Ero poco più di una ragazzina, me ne fece bere un sorso mio padre: non mi piacque per niente, la trovavo troppo amara per i miei gusti.
A che età ha cominciato ad apprezzarla?
Intorno ai vent’anni. Finita l’università in Inghilterra, sono venuta in Italia ad allenarmi. A furia di andare a cena fuori con gli amici, cominciai a rendermi conto quanto gusto può dare una birra a fine giornata.
Come conciliava la sua vita di atleta con l’alcol?
Non è mai stato troppo difficile: da atleta professionista sapevo benissimo che non era il caso di esagerare, dovendo stare particolarmente attenta a ogni aspetto della mia dieta.
Mai uno sgarro?
Una vera e propria sbronza, quella no. Piuttosto, tanto divertimento. Specie quando la sera, a bere con gli altri miei compagni e amici, veniva anche il mio allenatore, Gianni Iapichino. L’uomo che sarebbe poi diventato mio marito.
Lo ha conquistato davanti a un boccale?
Non posso dire con certezza che il nostro amore sia nato davanti a una birra. Però chissà che la scintilla non sia scoccata proprio una di quelle sere di chiacchiere e risate tra un boccale e l’altro.
Nella foto Fiona May