Un caldo secco e siccitoso sta coinvolgendo l’Italia da un mese a questa parte. La Tenuta dell’Ornellaia però, contro la tendenza che vede altri viticoltori costretti ad anticipare la vendemmia, si avvantaggia di un micro-clima equilibrato che da sempre caratterizza le aree riservate al Rosso bolgherese.
“Nella stagione più calda, ricca di siccità e più sconvolgente dal punto di vista climatico, la vite sembra rispondere con molto equilibrio – afferma Leonardo Raspini, Agronomo e Direttore Generale della Tenuta dell’Ornellaia – Forse più di quello usato nei titoli dei giornali per descrivere con effetto una situazione che l’uomo ha oramai modificato negli ultimi decenni”.
A Bolgheri è stato l’inverno mite a dettare i tempi della stagione. L’anticipo nel germogliamento di circa 10/15 giorni è stato ben sostenuto dalla pianta nel mese di aprile con le radici che hanno trovato un terreno caldo e ricco di sostanze di nutrimento che hanno prontamente indirizzato alla chioma. La fioritura ha quindi mantenuto l’anticipo e lo sviluppo degli acini è stato poi alimentato dalle piogge di metà maggio e fine giugno che, sulla costa toscana, sono state abbondanti (quasi 200 mm). I profondi terreni hanno quindi immagazzinato le riserve idriche che le temperature medie appena sopra alla norma non hanno intaccato. L’invaiatura è quindi arrivata omogenea interessando allo stesso modo sia il Merlot che il Cabernet Sauvignon, le varietà principi dell’Ornellaia.
“Oggi, alla fine di luglio – aggiunge Leonardo Raspini – ci troviamo di fronte a vigneti che, nelle diversità dei terreni della Tenuta, ci offrono un quadro confortante di grande qualità e buona produttività che il consueto diradamento ha solamente ritoccato nei punti chiave della vegetazione. Il mese di agosto porterà alla maturazione le uve e se le temperature massime non saranno troppo eccessive ma mitigate dalla brezza marina, siamo certi che andremo a vendemmiare qualche giorno prima, forse il 23 o il 25 di agosto, ma la storia delle vendemmie di Ornellaia ci insegna che questo non è molto distante dalla normalità: i soliti 5-6 giorni che a volte la stagione ci regala in più o in meno”.
La Tenuta dell’Ornellaia comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi.
Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio – il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia – i vini della tenuta a grandi successi internazionali. Ornellaia 1998 è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator e il Masseto 2001 ha ricevuto il massimo punteggio (100/100) dalla stessa testata. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, soprattutto la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane, Gambero rosso/Slowfood, Espresso, Duemilavini AIS, Luca Maroni.