Viaggiare su antiche strade sulla rotta della cultura riscoprendo e soprattutto valorizzando territori secolari. Questi i punti cardine degli Itinerari Culturali presentati oggi ad AgrieTour, il Salone internazionale dell’agriturismo, in programma ad Arezzo fino a domenica 18 novembre. Gli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa nascono venti anni e in Italia hanno visto un accordo siglato tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Dipartimento per il Turismo e gli enti locali. La Via Francigena, la Rotta dei Fenici e la Via Carolingia sono i tre importanti itinerari grazie ai quali i viaggiatori possono conoscere la cultura e la storia di antichi popoli e soprattutto luoghi da tutelare, recuperare e valorizzare.
“Si tratta di una nuova forma di turismo – spiega Antonio Barone, direttore de La Rotta dei Fenici – che propone una fusione tra viaggiatore e territorio, e per questo motivo è fondamentale il ruolo degli agriturismo che permettono di rafforzare questo legame.” Infatti sempre più spesso i turisti che si avvicinano a questo tipo di esperienza preferiscono alloggiare in agriturismo proprio per creare un contatto diretto con il territorio. Viene definito turismo “lento” perchè offre la possibilità di conoscere ed esplorare “paesaggi viventi” dove è il territorio stesso a raccontare le storie legate alla cultura e alle produzioni di antichi luoghi. “L’Italia – spiega Barone – è il primo Paese europeo che ha iniziato la promozione degli Itinerari Culturali come fattore fondamentale per la crescita della conoscenza del patrimonio culturale. L’obiettivo è quello di mettere in rete le ricchezze del territorio nazionale per essere fruite e quindi conosciute ma anche per creare nuove opportunità di lavoro.” Proprio per questo motivo sono in cantiere altri due importanti progetti ovvero l’Itinerario sul Paesaggio delle Vigne d’Europa, promosso da Città del Vino, e il Grande Itinerario dell’Albero di Olivo.
Marta Santopolo