Grande attesa per l’asta internazionale in programma domani a Firenze (Palazzo Medici Riccardi – ore 14.30) che vede protagonista un tartufo di 1chilo e mezzo. Erano almeno 50 anni che in Italia non veniva trovato un tubero di queste dimensioni, scoperto nei boschi di Palia, in provincia di Pisa. Chi se lo aggiudicherà, partecipando all’asta direttamente a Firenze, oppure grazie ai collegamenti satellitari, da Macao Cina o da Londra, avrà a disposizione un pezzo di storia del tartufo: quello di Pisa, infatti, risulta secondo solo a quello da da 2,5Kg rinvenuto sempre in Toscana nel 1954 e donato all’allora presidente degli Stati Uniti D. Eisenhower. “La presenza del maxi tartufo – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni – darà un prezioso contributo alla riuscita di una manifestazione benefica che ormai da qualche anno è diventata una prestigiosa vetrina della produzione principe del nostro sottobosco. Ma quello di domani sarà un momento importante per tutte le eccellenze della nostra enogastronomia che saranno proposte ai partecipanti a questa passerella mondiale”.
Proprio per questa capacità di valorizzare le tipicità toscane la Regione ha sostenuto questa iniziativa che per la prima volta viene organizzata dagli stessi tartufai attraverso l’Uratt (Unione regionale delle associazioni tartufai toscani) e i cui proventi saranno destinati alla beneficenza: in Italia per il Comitato
Telethon, in l’Inghilterra per il Consortium for Street Children e in Cina per la Caritas di Macao.
Accanto al maxi tartufo molti saranno i pezzi pregiati posti in vendita, anche perché quest’anno il tartufo si è fatto desiderare a causa delle scarse piogge, facendo però corrispondere alla scarsa produzione una qualità decisamente elevata, tanto che i prezzi sul mercato oscillano, attualmente, fra i 2.000 ed i 3.500 Euro al chilo. Nel corso di questo fine settimana a fare da complemento all’asta ci sarà la mostra mercato in programma sabato e domenica in Piazza Santissima Annunziata. Una manifestazione promossa dalle dieci Associazioni dei tartufai toscani, cui aderiscono circa un terzo dei 4.000 tartufai in attività nella regione e che consentirà l’acquisto di tartufi la cui freschezza e la cui provenienza saranno garantite direttamente dai tartufai che li hanno raccolti.
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