Il vino e il suo forte legame con il territorio, il ruolo crescente delle donne e il futuro del settore vinicolo italiano. Tanti temi per un protagonista assoluto: il vino. Il talk show televisivo di Sky “Vigne, vino e territorio”, condotto da Sauro Angelini, promosso da Agrilinea e Bayer CropScience ha fatto tappa nel Chianti senese, a Castelnuovo Berardenga. Sul palco i maggiori esponenti del mondo vinicolo toscano tra cui Paolo Benvenuti delle Città del vino, Maurizio Marmugi dell’azienda Banfi di Montalcino, l’agronomo Andrea Rolandi, Andrea Cecchi dell’omonima casa di vini e in rappresentanza di Federagri, Giuseppe Liberatore del Consorzio Chianti Classico e Donatella Cinelli Colombini.
Il tema della serata – Il futuro di un settore che lascia presagire scenari difficili per l’Italia a causa dell’eccessiva frammentazione delle produzioni e la conseguente presenza di numerose piccole aziende sono stati i temi principali affrontati. Una realtà che rischia di trasformare il Belpaese in una terra di conquista rispetto a grandi produttori continentali sempre più interessati ai nostri marchi. Ruolo centrale in questa fase può essere svolto dai Consorzi come ha spiegato Giuseppe Liberatore, direttore del Chianti Classico che, istituito nel 1924, oggi riunisce 650 aziende, 250 delle quali sono in grado di realizzare tutta la filiera. “La nostra attività in questi anni – ha detto – è stata incentrata nel realizzare per intero la filiera, fino ad arrivare oggi ad una grande esperienza che permette ai piccoli produttori di raggiungere obiettivi importanti e mercati internazionali”. Mercato e marketing ma non solo: perché dietro ogni buon vino c’è sempre un territorio e le persone che lo lavorano e lo vivono. Ogni territorio può essere valorizzato in cantina solo attraverso chi lo lavora quotidianamente. E proprio l’uomo è risultato essere tra i fattori competitivi di un buon vino da un’indagine svolta da “L’informatore agrario”, in grado con le sue tecnologie e capacità di comunicare, di far conoscere nel mondo la qualità del proprio vino.
Il futuro è delle donne – Uomini ma anche donne la cui presenza è sempre più rilevante nelle aziende e tra i vitigni. A rappresentarle Donatella Cinelli Colombini, storica produttrice di Brunello, inventrice di Cantine Aperte e dell’associazione Donne del Vino, secondo la quale “è in crescita in Italia e nel mondo il ruolo delle donne come consumatrici, assaggiatrici e professioniste della comunicazione. Dunque le donne sono le nuove protagoniste del vino”. In tema di promozione e turismo collegato, infine, è fondamentale il rapporto diretto con il consumatore e il turista, ad esempio con l’apertura dei vigneti e delle cantine alle visite esterne. “Una strategia – ha detto Paolo Benvenuti, direttore di Città del Vino, che oltre a garantire liquidità alle cantine, sostiene tutte le attività ricettive del territorio e che per il futuro fa pensare ad azioni di marketing in grado di individuare il consumatore-tipo per ogni azienda e per ogni territorio”. Il talk show itinerante, prossimamente in onda sui canali digitali di Sky, concluderà il suo viaggio martedì 25 marzo a Barletta dopo aver visitato Alba (Cuneo), Sambuca di Sicilia (Agrigento) e Longiano (Forlì) con l’obiettivo di valorizzare i vini prodotti sul territorio delle maggiori regioni italiane vitivinicole, favorendone la conoscenza e l’apprezzamento, ma anche per stimolare i vinificatori e i tecnici di vigna al miglioramento del prodotto e orientare il consumatore nella scelta dei migliori vini.