Il suino nero cinto di bianco tanto caro ai buongustai è il protagonista del nostro viaggio settimanale alla scoperta dei sapori del territorio senese. Intanto si va verso il riconoscimento della Dop: insomma, da oggi la qualità è un po’ più garantita. Ha rischiato la scomparsa tanto che tutt’oggi, dopo un’intensa attività di recupero che ha visto in prima linea l’impegno dell’Arsia, della Regione, della Provincia di Siena e del Consorzio di tutela, è considerata sempre una “razza reliquia”. Stiamo parlando della cinta senese, la celebre razza suina inconfondibile per la fascia bianca che circonda completamente il tronco. Le sue origini sono antichissime e le prime tracce si possono ammirare nel famoso affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Comunale di Siena, che risale al 1338. A un progetto di recupero, dunque, in questi ultimi anni, va il merito di aver consentito la sopravvivenza di questa razza in purezza, dalle caratteristiche pregiate in termini di qualità delle carni, ottima e molto saporita, utilizzata per prodotti di salumeria particolarmente ricercati. Prosciutto, salame, salsicce, tutte prelibatezze che, se “targate cinta senese”, acquistano un valore in più agli occhi di un consumatore attento, anche proprio per il forte legame con il territorio di origine che li contraddistingue.
La cinta senese verso la Dop
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