Il pecorino delle Crete senesi come la piazza del duomo di Pienza? Oppure una fetta di carne di chianina con un filo d’olio extravergine d’oliva come le torri di San Gimignano? Insomma la proposta è ufficiale: perché non ottenere l’inserimento nel patrimonio Unesco a patrimonio culturale immateriale per la dieta mediterranea? Lanciata dal ministro per le politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro insieme al collega spagnolo, in un incontro a Barcellona, e subito accolta con favore e rilanciata dalla Confederazione italiana agricoltori. Anche a Siena non mancano i commenti positivi anche perché siamo in territorio che primeggia, come pochi altri in Italia e all’estero.
La dieta meditteranea nel patrimonio Unesco
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