Oltre 9 vitigni autoctoni toscani su 10 sono a rischio scomparsa. Dei 127 vitigni iscritti ai Repertorio Regionale delle specie legnose e da frutto (L.r.64/2004) infatti, ben 118 rischiano l’estinzione. Un patrimonio di inestimabile valore, per uno dei comparti agricoli più importanti per la Toscana (che rappresenta il 9-10% del vigneto italiano) che, nel corso del tempo, ha dimostrato di saper coniugare innovazione e tradizione. E il futuro della viticoltura toscana passa anche dalla capacità di esaltare l’interazione tra vitigno, territorio e cultura vitivinicola. Saranno proprio questi i temi al centro dell’evento organizzato dall’Arsia al Vinitaly, in programma venerdì 4 aprile alla fiera di Verona (ore 10, Stand Regione Toscana e Toscana Promozione, padiglione 8) che vedrà la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni, di Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia, e della campionessa mondiale e olimpica di surf Alessandra Sensini.
Ricerca sui vitigni autoctoni – L’incontro sarà l’occasione per presentare lo stato dell’arte del progetto di ricerca ‘Miglioramento delle produzioni vitivinicole toscane attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni’ promosso dall’Arsia nel 2004 con la collaborazione delle università toscane e delle province di Pisa e Siena e il coordinamento di Maurizio Boselli dell’università di Verona. “La valorizzazione delle varietà a minore diffusione – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, amministratore dell’Arsia – rappresenta un concreto e immediato supporto alle imprese per accrescere e differenziare l’offerta vitivinicola, oltre ad un contributo strategico ed essenziale per esaltare l’interazione fra vitigno e ambiente, tipicizzando sempre di più le produzioni vitivinicole e renderle riconosciute e riconoscibili sul mercato”.
La sfilata dei vitigni toscani – E una selezione di 11 vini da vitigni autoctoni toscani ‘sfilerà’ sulla prestigiosa passerella del Vinitaly a partire dalle ore 10,45 nella degustazione guidata dall’enologo Stefano Chioccioli: vermentino nero, barsaglina, ciliegiolo, foglia tonda, pugnitello, abrusco, durella luadca in degustazione, dunque, per presentare i vini ottenuti dai relativi vitigni che sono stati oggetto del progetto di ricerca e prodotti dalle aziende che hanno partecipato al progetto. In occasione dell’incontro sarà presentato anche il volume edito da Arsia ‘Germoplasma viticolo della Toscana-Vitigni ad uva bianca’ che, facendo seguito a quello sui vitigni a bacca nera, raccoglie in oltre 40 schede la descrizione dei vitigni a uva bianca recuperati in Toscana con caratteristiche ampelografiche e morfo-fenotipiche rilevate negli anni.