E’ servito a mettere un po’ di ordine e a chiarire, almeno per ora, da parte del Governo sia le modalità che le finalità dei controlli sulle mozzarelle di bufala, l’incontro che si è svolto ieri tra il Ministro della Salute Livia Turco, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro, il sottosegretario alla Salute Giampaolo Patta e l’Assessore all’Agricoltura della Campania Andrea Cozzolino e una delegazione degli allevatori e dei produttori caseari della Campania.
I controlli – I preannunciati controlli a tappeto su oltre 600 aziende saranno eseguiti dalle Asl con l’assistenza dei Carabinieri dei Nas con l’obiettivo di offrire le dovute garanzie ai consumatori e alle autorità europee sulla sicurezza di questi alimenti. Il programma si comporrà di due fasi. La prima consiste in un controllo ufficiale sul latte di bufala prelevato presso tutti i caseifici che insistono nel territorio delle province di Caserta, Avellino e Napoli (circa 400). Durante la fase dei controlli i caseifici potranno continuare a trasformare il latte di bufala ma i prodotti derivati non potranno essere commercializzati fino all’esito delle analisi. Sono escluse dai controlli le partite di latte già verificate a seguito di un controllo pubblico ufficiale nel periodo febbraio-marzo 2008 e quelle provenienti da altre regioni italiane. Queste partite potranno essere trasformate e commercializzate. In caso di esito sfavorevole delle analisi si procederà al prelievo di latte nei singoli allevamenti di provenienza. Tra questi quelli che risultassero positivi alla diossina, non potranno conferire latte fino a quando, adottati gli opportuni provvedimenti per eliminare la contaminazione, non saranno nuovamente certificati idonei. Il latte e i prodotti lattiero caseari, che in seguito alle analisi risultassero contaminati da diossina, saranno destinati alla distruzione. I risultati delle analisi effettuate nelle prime tre province saranno messi a disposizione della Commissione UE entro metà aprile. I controlli proseguiranno, con lo stesso criterio, sulle partite di latte di bufala nei caseifici delle province di Benevento (25 caseifici) e Salerno (185 caseifici). I risultati di questi ultimi controlli saranno comunicati alla Commissione UE entro il 25 aprile. Al fine di ridurre al massimo i tempi di analisi saranno coinvolti anche i laboratori indicati dalla Commissione UE. Nella seconda fase, una volta disponibili i risultati analitici, sarà fatta una analisi epidemiologica per la individuazione della estensione del fenomeno e sarà resa disponibile una mappa rappresentativa della situazione, in modo da poter procedere ad eventuali ulteriori controlli. Saranno presi in considerazione anche i dati storici, raccolti dal 2003 ad oggi.
I risarcimenti – Per quanto riguarda, invece, gli aspetti connessi al risarcimento dei danni economici, oggettivi e misurabili per gli allevatori e i trasformatori, verrà convocato, a seguito della definizione delle modalità attuative del piano, un tavolo presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per la identificazione delle possibili misure compensative che dovranno essere compatibili alle regole comunitarie. Per il Ministro De Castro, infatti, “la perdita di incasso per lo stop ai caseifici durante le analisi, quantificata in circa venti milioni di euro, verrà risarcita e partirà anche una campagna per il rilancio della bufala, con spot tv a cura della presidenza del Consiglio dei Ministri. L’Europa ci chiede di certificare la sicurezza del prodotto e noi dobbiamo farlo, punto e basta. Naturalmente ci sono margini per rendere il sacrificio più sopportabile ed è proprio su questo aspetto della questione che dobbiamo confrontarci con i rappresentanti delle categorie".
Il balletto delle cifre – Rispetto all’ accordo con l’Unione europea sulla querelle mozzarella e diossina "siamo d’accordo sui controlli a tappeto, ma è un assurdo bloccare il commercio di mozzarella di bufala per 15 giorni; questo stop significa che la mozzarella di bufala campana non tornerà più sulle tavole degli italiani". Così il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori), Giuseppe Politi, ha espresso l’allarme sullo stop alle vendite della specialità casearia campana e ha aggiunto: "O si accelerano i controlli sulle mozzarelle oppure va trovata una forma di ristoro, ci vogliono almeno 400 milioni di euro, per le aziende, gli allevatori e i caseifici che altrimenti finirebbero fuori mercato. E la stragrande maggioranza delle imprese di filiera è già in regola e subisce un danno indotto, quello della diossina, che non è frutto del comparto primario”.