La quarta parte della nostra inchiesta approfondisce il programma del Pdl proprio alla vigilia del voto del 13 e 14 aprile dopo aver analizzato gli intendimenti di Pd, Sinistra Arcobaleno e Udc. Il Pdl punta su maggiore trasparenza e semplificazione della burocrazia ma anche su un maggiore sostegno per i lavoratori dell’agricoltura con un occhio di riguardo per le biotecnologie e una graduale apertura agli Ogm.
Meno burocrazia e digitalizzazione completa della Pubblica amministrazione, stabilizzazione dell’Irap, politiche di sostegno alla competitività delle imprese e alla promozione dei prodotti agricoli italiani all’estero. Sono queste alcune delle priorità segnalate da Silvio Berlusconi, candidato premier del Popolo delle Libertà che mette anche in evidenza l’impegno a ‘dire stop’ alle tasse di successione e a impegnarsi affinché la Legge Biagi venga estesa anche ad altri tipi di raccolti oltre alla vendemmia, per la quale sono già partiti i voucher. Berlusconi ribadisce l’attenzione del proprio partito per il comparto agricolo, facendo specifico riferimento al passato Governo, dal 2001 al 2006, nel quale – ha detto – per nessuna altra attività è stato preso un così alto numero di provvedimenti: dalla ridefinizione delle figure imprenditoriali, alle agevolazioni fiscali e tributarie, agli investimenti per le infrastrutture irrigue. Così, dunque, il candidato premier del Pdl a Taormina, nel corso del Forum di Confagricoltura ‘Futuro fertile’: nella tre-giorni siciliana Berlusconi ha dunque ripercorso i punti fondamentali del programma del Pdl per l’agricoltura, sottolineando come sia impellente abolire la tassa di successione a favore soprattutto di chi non ha nella terra solo un bene ereditario ma anche un elemento di produzione. Competitività, poi, come altra parola d’ordine, operando con interventi specifici a favore delle imprese e con misure urgenti per il rilancio del mercato. Come detto Berlusconi ha poi fatto specifico riferimento alla lotta alla lentezza della burocrazia "che è spreco di tempi e di ricchezza" anche nel settore agricolo.
Ogm – E ha poi ricordato la necessità di sciogliere i legacci che tengono immobile la ricerca italiana nel settore delle biotecnologie in agricoltura: "Bisogna avere rispetto per la scienza, rispetto che in questo caso coincide con la necessità di modernizzazione del primario". Agli Organismi geneticamente modificati secondo il candidato premier del Pdl bisogna aprire con gradualità, per convincere chi è ancora scettico. "Ma non si possono più accettare barricate acritiche verso un tipo di agricoltura che il mondo sviluppato ha oramai accettato come assolutamente positiva e funzionale", ha concluso Berlusconi.