Occorre fermare la vendita agli adolescenti di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta. E’ quanto afferma la Coldiretti , nel commentare i dati divulgati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione dell’Alcol prevention day, nel sottolineare che è necessario promuovere una campagna di informazione e conoscenza tra le giovani generazioni. Bisogna fermare – sottolinea la Coldiretti – la diffusione di cocktail, superalcolici e "alcolpops", bibite che contengono spesso vodka e rum mascherate da innocui analcolici "ready to drink” che si presentano con una immagine accattivante di divertimento e socializzazione che favoriscono gli eccessi e il bere fino ad ubriacarsi. Tra molti giovani però si sta anche affermando un consumo responsabile di vino che è divenuto l’espressione di uno stile di vita "lento" attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a “stare bene con se stessi". E il fatto che si stima che almeno il 40 per cento degli oltre 30mila sommelier italiani sono giovani, dimostra che cresce tra le nuove generazioni la cultura della degustazione consapevole del vino, da contrapporre al consumo sregolato di alcol. Il vino nella società moderna – precisa la Coldiretti – è diventato un prodotto espressione di equilibrio e riflessione sul quale far leva per combattere gli abusi, anche perché è culturalmente capace di attirare le nuove generazioni e di distoglierle dagli eccessi. Da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea/AcNielsen relativi al 2007 sugli acquisti domestici si conferma la tendenza degli italiani a bere meno ma meglio, con una riduzione del 5,2 per cento nel numero delle bottiglie acquistate, ma un aumento dell’uno per cento dei vini a denominazione di origine confezionati (DOC/DOCG) che ha praticamente raggiunto in valore quella per i vini da tavola.
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