Potini non si nasce ma si diventa. Prende il via un corso di potatura dell’olivo per essere in grado di realizzare un impianto modello e aumentare la produzione. Via alle iscrizioni. In una provincia che può contare su una superficie produttiva di 15mila ettari, pari al 16% della Toscana, la coltivazione dell’olivo rappresenta un segno distintivo dell’agricoltura senese. Un settore che vuol dire soprattutto qualità, fatto da aziende di piccole-medie dimensioni e che può contare su ben due Denominazioni di origine protetta, la Dop Terre di Siena e Chianti Classico oltre all’Igp Toscano. Una bella fetta dell’olivicoltura senese è inoltre rappresentata da hobbistici, ovvero tutti quegli appassionati che hanno un oliveto composto da poche piante e si dilettano a produrre olio per l’autoconsumo. E se una delle fasi più delicate e importanti della vita della pianta è la potatura, è bene non improvvisarsi potini quando è il momento prendere le forbici in mano. Ecco che il Cipa-at, l’agenzia formativa della Cia senese ha organizzato un corso per la potatura dell’olivo. Il corso si terrà nei giorni 5, 8 e 9 maggio. Ma che cosa si impara a questo corso di potatura dell’olivo? Ce lo dice Cristina Pizzetti.
Un corso per essere dei potini modello
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