Sono stati tre giorni che gli appassionati di extravergine non dimenticheranno facilmente. Una vera e propria full immersion in un mondo che ancora troppo pochi conoscono ma che, proprio da manifestazioni di successo come MedOliva, può trarre linfa vitale. E’ stato lo stesso Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, a sottolineare la soddisfazione comune che ha accompagnato la kermesse aretina. “Un bel segnale per il mondo dell’olio – ha evidenziato Martini – che però non deve dimenticare i tanti rischi che corre. Il primo è quello del surriscaldamento del pianeta che potrebbe provocare danni ingenti proprio in alcuni dei territori più vocati all’olivicoltura. Il secondo è quello di un’omologazione del prodotto che andrebbe a detrimento della tipicità che deve invece rimanere uno dei valori essenziali dell’extravergine come di tanti altri prodotti”.
Extravergine del Mediterraneo – Ma in quanto a tipicità e varietà, MedOliva non ha certo deluso gli oltre 10mila visitatori che hanno affollato i padiglioni del centro Affari di Arezzo in questo lungo weekend interamente dedicato all’olio. Oltre 200 etichette da degustare, in rappresentanza di 18 Paesi. Una sorta di panoramica su cultivar dai mille sapori e dai profumi intensi, dal carciofo alla menta, dal pomodoro al basilico, dal cardo selvatico al rosmarino in un confronto che ha estasiato i degustatori presenti.
La parola agli chef – E anche i numerosi chef ospiti della zona cooking non sono rimasti insensibili al fascino dell’extravergine e lo hanno reso protagonista delle loro ricette, presentate a un pubblico sempre attento e numeroso. E, a proposito di cucina di alto livello, nella giornata di chiusura si è svolta la finale che ha premiato il miglior chef emergente del centro Italia. A vincere, al termine di una gara condotta sul filo del rasoio, è stato Carmine Calò, marchigiano, chef del ristorante “Cantuccio” di Monsampolo. Alle sue spalle, praticamente ex aequo, altri due nomi da seguire con attenzione nei prossimi anni: Luca Landi, toscano, executive chef dell’Hotel Green Park Resort di Tarquinia e Riccardo Di Giacinto, chef del ristorante l’Alloro di Roma. Con la cerimonia di premiazione condotta da Luigi Cremona, vero e proprio guru del giornalismo enogastronomico, è calato il sipario su questa prima edizione.