L’andamento climatico invernale, caratterizzato da temperature inferiori alle medie stagionali, protrattesi anche nei mesi primaverili, ha determinato le condizioni favorevoli per la fioritura dell’olivo. Lo rende noto l’Ismea sulla base di una prima ricognizione sullo stato degli oliveti in Italia. La fioritura – sottolinea l’Istituto di Servizi per i Mercati Agricoli e Alimentari – si è espressa, tuttavia, con un certo ritardo in tutte le aree vocate alla coltivazione dell’olivo, essenzialmente imputabile alle sensibili oscillazioni termiche verificatesi a partire dal mese di maggio. Le piogge copiose e frequenti, anche in primavera, hanno comunque consentito un ripristino dello stato idrico del suolo a sostegno della fioritura, che è risultata nel complesso abbondante e, in molti casi, eccezionale.
Tiene il mercato – Il mercato, nel frattempo, per gli oli di oliva di pressione, ha mostrato in Italia una generale stabilità delle quotazioni nella scorsa settimana, anche se la tendenza di fondo resta al ribasso. La domanda – rileva l’Ismea – è apparsa piuttosto scarsa rispetto alle disponibilità. Sia nel Barese che nel Foggiano le categorie dell’extravergine, del vergine e del lampante hanno subito ulteriori riduzioni di prezzo, mentre hanno registrato lievi aumenti i vergini e i lampanti nel Tarantino e nel comprensorio di Lecce. Nella media di maggio i prezzi degli oli di oliva hanno accusato una flessione del 2,3% rispetto ad aprile, mentre nel confronto con maggio 2007 il calo è risultato del 5,3%.