Competitività, rinnovamento e potenziamento dell’offerta, maggiori investimenti in promozione del territorio, anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione come internet. E’ questa la ricetta dell’Osservatorio nazionale sull’agriturismo di AgrieTour per riposizionare il settore del turismo rurale che negli ultimi mesi, stando ai dati delle principali associazioni di categoria, starebbe passando una crisi di stasi. Dopo un mese di luglio di perdita (-5% delle prenotazioni rispetto al 2007 secondo Agriturist), la domanda per il mese di agosto sembrerebbe confermare i dati dell’anno precedente.720 mila arrivi e 4,3 milioni di presenze. Un dato da leggere non proprio in chiave negativa, considerando che l’offerta, rispetto al 2007, è cresciuta del 5%, e che in generale tutto il turismo avrebbe risentito di una crisi generale. "I dati registrati in questa contingenza – affermano dall’Osservatorio AgrieTour – non sono sconfortanti e anzi è ora il momento favorevole per le aziende, complice la crisi del turismo degli altri settori, di puntare maggiormente su una offerta multifunzionale".
Mete gettonate – Tra le mete più gettonate restano quelle più vicine alle città d’arte quindi quelle tradizionali della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, del Veneto. In particolare la preferenza degli agrituristi sarebbe andata verso le province toscane legate al mare (quella di Grosseto con la zona dell’Argentario), ma anche Siena (zona Chianti) e Livorno (fascia costiera). Ancora mare con la Puglia, il Salento e il Gargano. Quanto alle città d’arte buona l’affluenza registrata in Umbria con la provincia di Perugia (zona Perugia-Assisi). Fra le prime dieci scelte, in evidenza anche la Valle d’Aosta, e il Lago di Garda (con prevalenza del versante di Verona su quello di Brescia). In crescita la richiesta di Sicilia e Lombardia due regioni che negli ultimi anni hanno puntato molto sullo sviluppo dell’offerta agrituristica. Molti anche gli stranieri che, secondo l’Osservatorio, si sposteranno in Italia (il 25%) e tra questi prevalenza dei giovani (55%) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie a un notevole miglioramento del settore, che e’ in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell’avventura.
Ecco le City farms – Tra le novità rilevate dall’Osservatorio grande affluenza nelle oltre 450 aziende attive, tra City Farms e Fattorie Didattiche, e una decina di reti organizzate. Oltre la metà di queste praticherebbe agricoltura biologica. Il Nord si aggiudica il maggior numero di aziende didattiche spesso organizzate nell’ambito di programmi promossi da Enti pubblici o Consorzi Agrituristici. La Regione Emilia-Romagna registra l’incremento maggiore con l’accreditamento di oltre 200 fattorie didattiche organizzate in 9 reti provinciali seguita dal Trentino (circa 30 aziende). Anche al Centro e al Sud il numero di fattorie che svolgono attività educative con le scuole è in continua crescita come proposta diretta delle aziende alle scuole, è però molto sentita l’esigenza di un supporto e da parte di Enti pubblici o privati.
La proposta di Agrietour – E’ sulla base di questi dati che la macchina di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo, si sta preparando per la settima edizione che si svolgerà ad Arezzo dal 14 al 16 novembre 2008. Come essere competitivi e come migliorare l’offerta agrituristica saranno i principali temi di AgrieTour 2008. "Per il 2008 stiamo lavorando a importanti novità – spiega il responsabile di AgrieTour, Franco Fani – per offrire ai nostri partner strumenti sempre più efficaci nell’ottica di un mercato, quello del turismo, in cui la competitività deve essere sempre migliorata". L’evento nazionale, unico in Italia, si prepara a porsi ancora una volta come teatro per le principali novità del settore dell’agriturismo creando l’opportunità di incontro tra operatori e buyers, ma anche fornendo il know how, attraverso i master e i convegni in programma, a chi nel settore dell’agriturismo si trova a dover rinnovare l’offerta.