Le api muoiono, le cause si conoscono, ma dal Ministero nessuna azione. Sono mesi che Legambiente, insieme a Unaapi e alle altre associazioni di apicoltori, insieme a quelle degli agricoltori come la Cia, segnalano l’emergenza e la necessità di sospendere immediatamente l’utilizzo di quei pesticidi che più pesantemente contribuiscono all’ecatombe.
I danni – In Toscana i danni si sono avuti soprattutto in Valdichiana, Val di Merse, Maremma ed Empolese-Valdelsa, le zone in cui l’agricoltura è più intensiva. Si salvano invece le aree montane con tipica produzione di mieli di castagno. Gli apicoltori nella regione hanno riscontrato una diminuzione del 24% nel numero di arnie.
Nel 2007 – In Toscana nel 2007 erano registrate alla Usl 87.449 arnie. Oggi sono solo 66.461. Ogni arnia consta circa di 20.000 api e produce circa 30kg di miele all’anno: la perdita di 21mila arnie tra il 2007 ed il 2008 porta quindi in Toscana ad una danno diretto di un milione di euro.
La settimana del miele – Danni non così gravi come nelle regioni padane, ma comunque ingenti e preoccupanti dal punto di vista ambientale e produttivo. Tutti dati, questi, che saranno al centro del consueto appuntamento annuale per gli apicoltori che si terrà dal 12 al 14 settembre a Montalcino, la "Settimana del Miele".
Marta Santopolo