I migliori formaggi pecorini a "latte crudo" italiani e quelli prodotti in base alla tipicità delle tradizioni locali e conformi con le norme dell’agricoltura e dell’allevamento biologici, saranno premiati in due distinti concorsi a Pienza, paese della Valdorcia in provincia di Siena, nell’ambito della della Fiera del Cacio. Qui sono stati inviati da aziende produttrici di ogni parte del paese, per essere esaminati da casari, tecnici, intenditori e consumatori, 150 campioni per il concorso dei prodotti biologici "Le forme del Bio"; un altro centinaio per il secondo concorso "I pecorini d’Italia".
La fiera del cacio – La Fiera del Cacio, promossa dal comune di Pienza, che inizierà giovedì 4 settembre per concludersi domenica 7 settembre, spiega Ignazio Garau, direttore dell’associazione Le città del Bio, "sarà un’ utile occasione per rafforzare ancora il coordinamento delle Città del Formaggio, una iniziativa promossa dall’associazione di cui sono direttore".
Protocollo – In questa occasione sarà sottoscritto dai partecipanti un protocollo di intesa per coordinare e organizzare un progetto per la salvaguardia e la valorizzazione delle produzioni casearie italiane. Garau sottolinea che "sono più di quattrocento i formaggi tradizionali censiti in Italia ed è necessario intervenire per tutelare e far conoscere la grande varietà casearia italiana".
Il gioco del cacio al fuso – La fiera si concluderà domenica con "Il gioco del Cacio al fuso", che si terrà nella piazza centrale di Pienza. Un gioco con forme di formaggio pecorino stagionato e che consiste nel far avvicinare il più possibile le forme ad un fuso piantato per terra. Un gioco che ha origine antichissime e che in passato si svolgeva nelle aie e nei poderi della Valdorcia.