A Cagliari confronto tra la Regione Sardegna e le organizzazioni di categoria sulla disciplina delle attività di pescaturismo e ittiturismo. L’assessore dell’agricoltura, Francesco Foddis, ha infatti incontrato i rappresentanti di Legapesca, Unci, Agci-Agrital, Federcoopesca e Associazione armatori per discutere sulle norme che dovranno essere dettate dal decreto assessoriale di regolamentazione. Questo testo dovrà essere coerente con gli orientamenti comunitari, nazionali e regionali esistenti e in particolare con quanto stabilito dal Fondo europeo per la pesca (Fep) e dalla legge regionale n. 3 del 2006.
Dibattito – Il dibattito è servito per trovare la più ampia convergenza degli addetti ai lavori su un testo che disciplinerà un’attività importante per la crescita dell’isola e che potrà essere volano dello sviluppo sostenibile e garanzia dello sfruttamento razionale delle risorse. “Pescaturismo e ittiturismo – ha sottolineato Foddis – danno l’opportunità agli operatori del comparto pesca, che oggi vive un momento di difficoltà e transizione, di integrare il reddito, di rafforzare la loro identità, di promuovere la riscoperta delle tradizioni locali e la conoscenza dei prodotti tipici”.
Multifunzionalità – E’ proprio per valorizzare questa multifunzionalità che, ha aggiunto ancora l’assessore, è necessario regolamentare al più presto la pescaturismo e l’ittiturismo, “coinvolgendo in prima persona i rappresentanti del settore e, successivamente, l’Anci per le amministrazioni comunali dove le attività andranno a operare”.
Punti fermi – Tra i punti fermi del provvedimento, ha precisato Foddis, ci sono la ricettività, la qualità dei prodotti e del servizio, la definizione di prevalenza dell’attività principale di pesca rispetto a ittiturismo e pescaturismo, il concetto di disponibilità dei locali. L’assessore ha quindi concluso spiegando che prima della stesura definitiva, il regolamento verrà sottoposto alla valutazione della giunta regionale, che dovrà deliberare sul testo.