L’Inps liquidando le pensioni con contributi accreditati anche nel settore agricoltura quale dipendente, ha applicato un metodo di calcolo diverso tra i lavoratori con contratto a tempo determinato rispetto a quelli a tempo indeterminato. Mentre per questi ultimi ha preso in considerazione la retribuzione effettivamente corrisposta, per quelli a tempo determinato, l’Istituto ha preso in considerazione il salario convenzionale relativo all’anno precedente a quello di riferimento.
Corte Cassazione – La Corte di Cassazione ha affermato che l’Inps ha sempre determinato in modo errato la retribuzione pensionabile per i lavoratori agricoli a tempo determinato, in quanto avrebbe dovuto fare riferimento al salario convenzionale pubblicato nell’anno successivo (e non il precedente) a quello in cui il lavoro è stato prestato. Il pensionato può chiedere la riliquidazione della pensione, il cui importo verrà determinato ex nuovo sulla base dei nuovi criteri di valutazione, ovviamente più favorevoli.
Assistenza – I pensionati che hanno contributi accreditati nel settore agricolo possono chiedere, senza oneri a loro carico, preso tutte le sedi del Patronato Inac della Cia, l’assistenza necessaria alla predisposizione ed all’inoltro della domanda di riliquidazione presso la sede Inps competente.