Al via il più grande censimento di cervo in amore in Italia. L’appuntamento è nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e dintorni nelle notti fra giovedì 25 e domenica 28 settembre dove avverrà, appunto, il censimento del cervo al bramito. Nell’arco di due-tre nottate l’intera dorsale appenninica fra Toscana e Romagna, per un totale di circa 36mila ettari di montagna, vedrà la partecipazione di circa 700 operatori provenienti da ogni parte d’Italia fra operatori e ricercatori, personale dell’ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e volontari con la passione per la natura. Il coordinamento tecnico scientifico dell’evento sarà realizzato per conto dell’Ente Parco dalla Società Dream Italia. Non mancheranno inoltre occasioni di approfondimento scientifico su temi legati al cervo ed al suo rapporto con la foresta.
I precedenti – “Considerato che l’esperienza realizzata lo scorso anno ha dato ottimi risultati sia in termini organizzativi che di coordinamento tra gli enti coinvolti, – sottolinea Lilia Orlandi, Responsabile del progetto e dell’Area fauna di Dream Italia – si ipotizza un buon risultato anche in questa occasione, viste le professionalità presenti sul campo. Se infatti è vero che il monitoraggio della popolazione di cervo non è un’attività nuova per queste aree appenniniche – grazie soprattutto all’impegno portato avanti dalla Comunità Montana del Casentino fin dal 1987, e della Provincia di Arezzo-Urca (Unione Regionale Cacciatori dell’Appennino) dal 1999 -, è anche vero che un evento di questa portata, promosso dall’Ente Parco con grande dispiego di personale e mezzi, ha pochi esempi a livello nazionale ed internazionale”.
Le fasi del censimento – Tecnicamente anche quest’anno, il censimento si svolgerà attraverso l’ascolto, da punti prestabiliti, delle tipiche vocalizzazioni dei cervi maschi in amore chiamati “bramiti”, segnando in apposita modulistica nell’arco di tre ore notturne consecutive il numero e la direzione di ciascun animale udito grazie all’aiuto di un quadrante goniometrico orientato a nord. Successivamente i dati saranno riportati su base topografica e attraverso l’intersezione delle direzioni udite da ciascun punto in ciascuna mezz’ora di rilievo si ricaverà la localizzazione nell’area di studio dei singoli animali.
Modello per l’Europa – “Il lavoro di elaborazione dei dati relativi allo scorso anno – prosegue la Orlandi – realizzato dalla collega naturalista Loretta Leonessi, ha permesso di censire 404 cervi bramitanti, dei quali 320 all’interno dei confini del Parco. A testimonianza del riconoscimento ed interesse che tale attività suscita a livello anche internazionale nei primi giorni di settembre una delegazione del Wwf greco, composta da 3 ricercatori e un funzionario dell’Ente Governativo per la Gestione delle Foreste e della Fauna, ha partecipato a due giorni di workshop con i nostri tecnici proprio nelle Foreste Casentinesi per acquisire gli strumenti necessari ad applicare per la prima volta in Grecia questa esperienza, all’interno di un’area protetta”.
Gli organizzatori – L’appuntamento è organizzato, per il secondo anno consecutivo dall’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con la collaborazione dell’ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, del Corpo Forestale dello Stato, delle Province di Arezzo, Firenze e Forlì-Cesena ed il contributo fondamentale della Comunità Montana del Casentino e di Dream Italia, Società specializzata nei servizi all’ambiente che opera da oltre trent’anni in tutta Italia con sede a Poppi (Ar), che avrà il ruolo di coordinare l’intera operazione oltre ad aver promosso e coofinanziato l’iniziativa lo scorso anno.