Curve mozzafiato fra oliveti e stalle della campagna toscana, come anticipato da agricultura.it nelle scorse settimane.
Le curve destinate a far girare la testa ai maschi italiani per l’intero 2009, sono quelle di Sara Varone, bellissima showgirl romana che si è fatta apprezzare per le performance molto hot nell’ultima edizione di Buona Domenica, e adesso protagonista del calendario 2009 di For Men (numero di novembre) , in edicola da oggi 15 ottobre.
Lei, con una laurea in psicologia nel cassetto, si definisce “una ragazza della porta accanto”, semplice e romantica, anche se fino ad oggi il pubblico l’ha apprezzata per un fisico sexy e seducente. Alzi la mano chi ha accanto di casa una vicina come Sara Varone. Dodici mesi che si preannunciano bollenti con una Varone come mamma l’ha fatta, per un calendario ambientato proprio in un’azienda agricola toscana (Azienda Fezia) nei pressi di Orbetello. Siamo andati a conoscerla più da vicino.
Chi è Sara Varone?
Domanda difficile, sicuramente una persona che nella vita si è molto impegnata; mi ritengo solare, molto semplice e autoironica, una persona alla mano insomma.
Sara, com’è il tuo calendario?
Sono molto soddisfatta del risultato finale. Non è un calendario volgare come non lo sono io. Ci sono dei nudi e foto artistiche. Ho scelto questa location perché amo la campagna toscana e i suoi colori, che si ritrovano anche nel calendario. Le tonalità della terra rispecchiano il mio animo romantico e passionale.
Ci sono dei mesi che preferisci?
Mi piace tutto quanto, iniziando dalla copertina in cui emerge tutta la mia dolcezza, ma anche gli sguardi sexy ed ammiccanti sono molto belli.
Ti ha imbarazzato posare nuda?
Inizialmente si, mi sentivo un po’ impacciata. Poi mi sono sciolta, anche perché la fotografa (assistente di Roberto Rocco) è una donna e mia amica da anni , questo mi ha aiutato molto a farmi sentire a mio agio.
Sei considerata un sex symbol e la più cliccata del web, cosa si prova?
E’ una sensazione buffa e strana, fa molto piacere essere apprezzata dal pubblico, al quale sono sempre riconoscente. Ma nei commenti su internet spesso si esagera nella volgarità.
I tuoi programmi lavorativi?
Seguire la mia linea di abbigliamento, la “SaraV” mi impegna molto. Sono disponibile a considerare qualunque proposta professionale, magari un programma tutto mio dedicato al sociale visto che sono psicologa, oppure di moda, musica e spettacolo, quelle che sono le mie passioni. Una cosa è sicura, tutto quello che faccio voglio farlo al meglio.
Faresti un reality?
Mi hanno proposto La Talpa, ma ho dovuto rifiutare proprio per seguire la linea d’abbigliamento. In futuro chissà.
Il tuo modello femminile?
Paola Perego con cui ho lavorato è un esempio di professionalità, ammiro anche la grinta di Simona Ventura e Barbara D’Urso.
L’amore come va?
Ora sono single e sto bene, è un momento molto positivo e sono felice.
Il tuo uomo ideale?
Non ho prototipi, certo l’attrazione fisica è importante, ma non rinuncerei alla complicità e ad una persona che sia anche compagno di vita, con cui fare scelte insieme.
Meglio un imprenditore, politico o calciatore?
Sono semplice e senza pregiudizi, mi trovo comunque meglio con una persona vicina al mio stile di vita.
Famiglia e figli ?
Ogni tanto ci penso, ma è una cosa che mi devo sentire dentro, non mi piace programmare certi passi.
Il piatto preferito?
Sono una buona forchetta. Mangio di tutto, ma devo stare attenta alla linea. Amo i tagliolini al tartufo, il pesce, la polenta e le zuppe toscane.
Ed il segreto per essere così in forma?
Niente di particolare, come sport nuoto e pre-pugilistica
La parte più bella del tuo corpo?
Gli occhi e, ti confesso, il sedere, anche se apprezzo tutto di me. Mi ritengo molto fortunata, non si può dire che la bellezza non sia un bel biglietto da visita.
Un pregio e un difetto?
Sono testarda e porto in fondo le cose, penso che questo sia un pregio. Difetti? Le amiche dicono che sono troppo buona.
Il più bel complimento?
Quando chi mi conosce dice che sono bella dentro
Cosa non ti piace delle persone?
La falsità, chi si propone in un modo e poi è tutt’altro