E’ stato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via ad aprire i lavori del terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura, organizzato dal Corpo Forestale dello Stato e dal Corpo Forestale della Regione Sicilia. “Il bosco è un grande patrimonio del nostro territorio e dell’intero Paese. Abbiamo la necessità di implementare studi, ricerche e conoscenze sul sistema boschivo italiano e, in particolare, su quello regionale per fare in modo che si possa procedere tutti insieme alla tutela delle superfici boscate, che in Sicilia occupavano, nel passato, una gran parte del territorio ma che per ragioni diverse, dall’epoca dei romani in poi, sono state progressivamente disboscate”, ha affermato l’assessore Giovanni La Via.
Sviluppo del bosco – “Oggi, in un periodo nel quale, soprattutto nelle aree marginali si tende ad abbandonare l’attività agricola – ha continuato La Via – è necessario recuperare la capacità di implementare e sviluppare il bosco. Nel contempo, però, non possiamo pensare che il bosco possa svolgere solo una funzione di tutela e di presidio del territorio, ma deve poter svolgere anche una funzione produttiva in modo da automantenersi e non gravare esclusivamente sulla collettività”.
Congresso – “Da Taormina parte un messaggio importante. In primo luogo siamo riusciti ad ottenere che il 3° congresso nazionale di selvicoltura si svolgesse in Sicilia. Dal dopoguerra ad oggi, questa è la terza occasione nella quale tutti gli esperti del settore si riuniscono per parlare e approfondire di questi temi che, soprattutto nella nostra Isola, al centro del Mediterraneo, acquisiscono una valenza fondamentale per prevenire e evitare fenomeni di desertificazione e di pericoloso cambiamento delle condizioni ambientali”.
La politica – Ai lavori prende parte anche il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Angelo Alessandri, “La politica deve ascoltare quanto verrà discusso in questi giorni a Taormina dove sono presenti le migliori professionalità del settore della selvicoltura e delle foreste – ha dichiarato Alessandrini – siamo certi daranno quelle indicazioni tecniche che ci aiuteranno nel formulare i giusti interventi finalizzati a migliorare la legislazione attuale. In passato le ideologie hanno condizionato non poco le scelte che sono state fatte e questo Congresso servirà a dettare le linee guida della futura politica forestale dello Stato”.
Politica forestale – Per il Comandante del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone, “Il congresso in corso è l’occasione per puntare l’attenzione sul comparto forestale e sulla selvicoltura per le rispettive potenzialità che esse detengono”, mentre per il Comandante del Corpo Forestale della Regione Siciliana, Michele Lonzi, “all’incremento della superficie boschiva nell’ultimo ventennio, almeno in Sicilia, non è corrisposto un adeguato incremento della politica forestale, atteso che al patrimonio boschivo bisogna guardare non solo da un punto di vista ambientale, ma anche da quello produttivo: dal razionale sfruttamento del legno e del sottobosco, infatti, può derivare un notevole incremento economico per il territorio”.