Ora i fatti. Gli agricoltori chiedono interventi immediati ed efficaci”. Questo lo slogan che caratterizzerà la mobilitazione nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori. In Toscana si svolgerà dal 10 al 20 novembre prossimi e avrà il suo momento clou venerdì 14, quando si terranno manifestazioni in contemporanea in tutte le province della regione fra cui Firenze, in piazza della Repubblica. Iniziative a sostegno delle rivendicazioni nei confronti del Governo sulla legge finanziaria per il 2009 e per misure di carattere straordinario in grado di dare valide garanzie alle imprese agricole in questo particolare momento di crisi. La Direzione nazionale della Cia, riunitasi a Bruxelles, ha infatti approvato un articolato documento che contiene proposte per ridare slancio e vigore ad un settore, quello agricolo, che vive una delle fasi più difficili degli ultimi anni.
L’intervento di Giordano Pascucci – "In un mercato sempre più vasto e competitivo, le imprese agricole – anticipa Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana – mostrano una strutturale difficoltà a recuperare margini di efficienza ed a produrre reddito da destinare ai consumi, all’innovazione ed agli investimenti. Pesano, ed aggravano questa situazione, da un lato, l’aumento del costo del denaro e le difficoltà di accesso al credito che penalizzano maggiormente le imprese che hanno investito in innovazione e qualità; dall’altro, le anomalie ed il malfunzionamento del mercato (l’impennata dei prezzi di alcune materie prime agricole che ha caratterizzato la scorsa campagna agraria, l’aumento dei costi dei mezzi tecnici, in particolare energetici e prodotti chimici)".
Le risposte del governo – Un quadro complesso che rischia di aggravarsi ulteriormente se non verranno predisposti validi interventi. Finora, però, le risposte del governo e della maggioranza per fronteggiare queste situazioni di crisi – sottolinea il documento della Cia – sono state, parziali, riduttive o sbagliate. Serve, quindi, un’azione più incisiva e propulsiva a sostegno degli imprenditori agricoli che non possono continuare ad operare in un contesto carico di problemi e senza reali certezze e prospettive.
La mobilitazione – Per la Cia, oltretutto, è illusorio fare affidamento solo sulle virtù regolatrici del mercato. "Non serve una medicina miracolistica – aggiunge Pascucci -, ma non bastano neanche interventi frammentari. Serve un progetto di politica agraria". Ecco il compito della Conferenza nazionale sull’agricoltura e lo sviluppo rurale. Per questo viene chiesto al ministro Luca Zaia di essere coerente e di mantenere l’impegno di avviare i lavori preparatori della Conferenza, secondo le linee indicate nell’assise in Campidoglio e confermate dallo stesso ministro in occasione dell’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera ad inizio legislatura. Sarà, dunque, una mobilitazione per sollecitare le necessarie modifiche alla finanziaria, in particolare la proroga degli sgravi contributivi Inps e il ripristino del Fondo di solidarietà contro le calamità naturali e dei finanziamenti per il Piano irriguo, ma anche interventi straordinari a sostegno delle imprese. La Cia sottolinea inoltre l’esigenza dell’accisa zero per il gasolio utilizzato in tutte le attività agricole e zootecniche, della riduzione al 4 per cento fino a tutti 2009 dell’aliquota Iva sui carburanti e dal 20 al 10 per cento dell’Iva sul vino, di fissare al 4 per cento l’Iva sulle nuove strutture realizzate nell’ambito dei Piani di sviluppo rurale e di ridurre del 50 per cento le aliquote Iva relative all’acquisto dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento dell’attività agricola.