Una social card per le famiglie in difficoltà. E’ previsto per dicembre l’arrivo di questo nuovo strumento destinato ad alleviare le difficoltà economiche della popolazione più esposta all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e non.
Come funziona il servizio – La carta sarà concessa ai soli cittadini italiani con almeno 65 anni di età e con un trattamento pensionistico non superiore a 6.000 euro, limite elevato a 8.000 euro per gli ultrasettantenni. Alla platea di questi soggetti si aggiungono i nuclei familiari indigenti con bambini di età inferiore ai tre anni, che, quindi, non siano in età da scuola materna e non usufruiscano di servizi pubblici. Non potranno ottenere la smart card i cittadini che pur rientrando nei limiti reddituale e di condizione suddetti, posseggono una quota di proprietà superiore al 25% di un secondo immobile (la casa di abitazione è esclusa dal calcolo), possiedono più di un autoveicolo o un patrimonio mobiliare superiore a 15.000 euro, risultano intestatari di una seconda utenza di elettricità e gas.
I potenziali destinatari – La platea dei potenziali destinatari, secondo i calcolo fatti da Inps, fisco e Ministero dell’Interno, è stimata in 1,3 milioni. La social card è una semplice carta prepagata anonima, una sorta di bancomat, con un valore precaricato dallo Stato di 480 euro l’anno, ovvero, 40 euro mensili. Ogni 2 mesi le carte verranno verificate e ricaricate o disattivate qualora ne ricorra il caso. La carica sarà retroattiva per i 2 mesi precedenti, ovvero, ottobre e novembre, dopo di che entrerà a regime. E’ spendibile nei supermercati convenzionati con i diversi Ministeri che praticheranno sconti dal 10 al 20 per cento sui prodotti di prima necessità. Potrà essere usata anche per pagare le bollette energetiche ed anche in questo caso saranno praticati sconti del 20 per cento.
Comunicazione Inps – L’Inps, probabilmente già dai prossimi giorni, invierà ai potenziali beneficiari della social card, una comunicazione con il riconoscimento del diritto, invitandoli a recarsi presso gli uffici postali per la compilazione e l’inoltro del modulo di richiesta. La social card verrà successivamente recapitata via posta. Per la compilazione del modello gli interessati possono riferirsi al Patronato INAC. Alla richiesta deve essere allegata la certificazione ISEE, ovvero, una certificazione attestante la condizione economica prevista per il rilascio della smart card. La certificazione ISEE può essere richiesta al CAF-Cia costituto dalla Confederazione. Entrambi i servizi, INAC e CAF, sono prestati senza oneri a carico dei richiedenti.