Nel settore orto-floro-vivaistico la tecnica di disinfezione e disinfestazione del terreno più impiegata nel
passato, per gli ottimi risultati fitoiatrici e produttivi e per la rilevante azione erbicida che consentiva di ottenere, è stata sicuramente la fumigazione con Bromuro di Metile. Come è noto, in base agli accordi del Protocollo di Montreal, questo fumigante dal gennaio 2005 non può più essere utilizzato nei Paesi ad economia sviluppata e dal 2015 non potrà più essere impiegato anche nei Paesi in via di sviluppo, in quanto ritenuto responsabile della deplezione dell’ozonosfera. L’impiego del bromuro di metile in realtà non è stato totalmente vietato in molte nazioni, per le quali, la richiesta di deroghe internazionali, si sono concretizzate nella concessione dei così detti "usi critici". Nessun uso critico è stato concesso all’Italia per il 2008; bando definitivo a marzo 2009; moratoria di massimo 12 mesi, fino a marzo 2010. I quantitativi del fumigante utilizzati annualmente nel nostro Paese nel biennio 2005-2006, sono stati ancora piuttosto elevati (1200 t/anno in media), pur risultando inferiori dell’84% rispetto a quelli medi precedenti all’entrata in vigore del divieto. La sperimentazione e la tecnica hanno messo a punto diversi metodi per combattere patogeni ed erbe infestanti. L’obiettivo dell’incontro che si è svolto ad Eima 2008 è stato proprio quello di fare il punto dello stato dell’arte sulla geodisinfestazione e fumigazione dei terreni, a distanza di 3 anni dalla quasi totale abolizione in Italia del Bromuro di Metile (a parte gli usi critici). E’ possibile scaricare gli abstract del convegno tecnico su www.fertirrigazione.it
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