In Italia, tra il 2005 e il 2007, le aziende agricole sono diminuite di 49mila unità. Lo rende noto un comunicato del ministero delle Politiche agricole che richiama i risultati di una ricerca condotta dall’Istat sulle imprese del comparto primario nel nostro Paese. Secondo l’Istituto di statistica, nel 2007, le aziende agricole italiane sono risultate pari a 1,7 milioni, con una superficie totale (Sat) di 17,8 milioni di ettari, 12,7 dei quali attribuibili alla superficie agricola utilizzata (Sau).
Altri dati – A fronte della già citata flessione del numero di aziende, rispetto al 2005, le superfici risultano sostanzialmente stabili +0,2% (pari a 38mila ettari) per la Sat e +0,3% (pari a 36mila ettari) per la Sau. Il calo delle imprese risulta più marcato nelle ripartizioni del Centro (-4,6%) e del Sud (-3,2%), mentre al Nord appare più contenuto (-0,9%). Se si considera come discriminante l’estensione delle singole aziende, prosegue la nota, si rileva come la flessione interessi esclusivamente le aziende di piccola e media dimensione, mentre sono in aumento quelle che possiedono una superficie agricola utilizzata superiore ai 30 ettari. Dal 2005 al 2007 nel nostro Paese sono nate 32.519 nuove aziende provenienti dallo smembramento di 13.217 imprese e dalla fusione di altre 1.379. Il fenomeno è fortemente concentrato nel Mezzogiorno dove sono presenti l’83,1% delle nuove aziende rilevate in ambito nazionale.
I dati relativi all’Ue – L’Istat, conclude il comunicato del Mipaaf, ha inoltre osservato che la flessione non è un caso che riguarda solo l’Italia: a livello Ue, infatti, dal 2000 al 2007 le aziende agricole sono diminuite di 474mila unità (-22,0%).