L’ondata di maltempo che in questi giorni sta colpendo l’Italia sta avendo pesanti conseguenze anche per l’agricoltura. Soprattutto le basse temperature stanno provocando danni alle colture orticole. E’ quanto evidenzia la Cia-Confederazione italiana agricoltori che è preoccupata per i riflessi negativi delle intemperie sulle campagne, ma è anche allarmata da possibili rincari ingiustificati e speculazioni che, soprattutto per la frutta (mele, pere, kiwi, arance, clementine), già da tempo raccolta, non hanno alcun fondamento.
Gelo – Il gelo, tuttavia, ha colpito -segnala la Cia- il settore degli ortaggi. Nei campi a cielo aperto le temperature rigide hanno messo a dura prova diverse coltivazioni. Al momento si registrano, in particolare, danni per alcuni tipi di insalate e di cicoria, per i broccoli, per i carciofi, cavolfiori e carciofi. Il freddo rigido -evidenzia ancora la Cia- ha fatto lievitare anche i consumi di gasolio agricolo, soprattutto per il riscaldamento delle serre e questo ha aumento i già alti costi di produzione che sono costretti a sopportare gli agricoltori.
Prezzi – Per quanto concerne i prezzi, la Cia sottolinea che, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, si segnalano alla produzione lievi rialzi (tra il 3 e il 5 per cento) per alcuni coltivazioni orticole (insalate, carciofi, radicchio, zucchine), che, però, non dovrebbero portare lungo la filiera ad incrementi vertiginosi. Si dovrebbero avere, quindi, aumenti di carattere fisiologico, dovuti a questo periodo dell’anno caratterizzato dal maltempo. Forti rincari sarebbero alimentati unicamente da pure spinte speculative.
Doppio prezzo – Per questo motivo la Cia invita a fare molta attenzione e chiede alle autorità competenti di attivare controlli che impediscano rincari del tutto ingiustificati. Da qui -ricorda- l’importanza della proposta sul “doppio prezzo” (origine e dettaglio) da applicare sui cartellini di vendita dei prodotti agroalimentari. Un’iniziativa -sostiene la Cia- per tutelare sia i consumatori che i produttori agricoli, per scongiurare spinte al rialzo e mantenere equilibrio sui mercati.