Si prospetta un anno horribilis per la cerealicoltura toscana. Forte preoccupazione della Cia Toscana per la situazione drammatica in cui si trovano le aziende cerealicole della regione, che a causa di un’insieme di fattori negativi concomitanti, c’è il rischio di una disastrosa campagna cerealicola 2009
La crisi – "A causa del maltempo – spiega il presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci – le operazioni di semina del grano duro, tenero e delle altre varietà cerealicole, non sono ancora state effettuate da parte della maggioranza dei produttori, con la conseguenza che le sementi si trovano stoccate in grandi quantità presso le strutture delle cooperative, che per questo subiscono anch’esse un pesante danno economico oltre ad un disagio organizzativo". Inoltre nelle zone dove la semina è avvenuta, le piogge abbondanti e le basse temperature hanno prodotto fenomeni di marcescenza dei semi e la conseguente mancata germinazione con la perdita totale della possibile produzione. "Come se non bastasse – aggiunge Pascucci – va considerato lo stato di crisi più generale che attanaglia il settore, per cui nelle attuali condizioni di mercato i costi di produzione sono strutturalmente superiori ai possibili ricavi. Gli agricoltori del settore si sentono demotivati e scoraggiati nel proseguire l’attività produttiva, dando segnali di disimpegno e rinunciando a coltivare".
Necessario l’intervento delle istituzioni – Per questi motivi – sottolinea Giancarlo Innocenti, Presidente della Cia di Grosseto e Coordinatore del Gruppo d’Interesse Economico dei Cereali, – si pone la necessità di un intervento immediato delle istituzioni per evitare che la prossima campagna cerealicola risulti disastrosa oltre ogni previsione. Considerando che i tempi tecnici per effettuare le operazioni di semina o di risemina si stanno esaurendo, per gli agricoltori e per le cooperative di servizio, si prospetta la perdita anche dell’investimento rappresentato dall’acquisto del prodotto base. Secondo la Cia sono necessari interventi urgenti per fronteggiare la situazione delle aziende cerealicole toscane: "Per questo – precisa il presidente Pascucci – chiediamo al Governo di dichiarare lo stato di crisi del settore e organizzare interventi finanziari per intervenire a favore delle imprese e delle cooperative, oppure sospendere le scadenze fiscali e previdenziali dell’anno in corso. Inoltre come Cia auspichiamo che la Regione Toscana, acceleri i provvedimenti attuativi degli interventi sull’economia regionale che prevedano anche sostegno ai fondi di garanzia; ed infine – conclude invitiamo le Amministrazioni Provinciali delle aree produttive maggiormente interessate, ad effettuare tutti i rilievi necessari per l’attivazione delle procedure di richiesta di calamità naturale". Il Governo, secondo la Cia Toscana, dovrebbe sbloccare i fondi necessari al finanziamento dei premi Pac relativi all’annualità 2008; mentre la Regione Toscana dovrebbe attivarsi ulteriormente affinché vengano messe a disposizione degli organi preposti tali risorse e si accelerino tutte le procedure per la liquidazione tempestiva delle somme che spettano ai produttori agricoli.