Una società vitivinicola del Chianti non ha dichiarato ricavi per oltre 2,3 milioni di euro, Iva per 50mila euro e Irap per circa 40mila euro. È quanto hanno scoperto gli uomini della Guardia di finanza di Siena analizzando gli atti economici dell’ultimo triennio. L’azienda, pur avendo effettuato consistenti vendite di prodotti vitivinicoli, destinate sia all’esportazione che al mercato interno, ha omesso di presentare le dichiarazioni fiscali ai fini delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap. Per il 2008 le contestazioni sono frutto dei riscontri comparati tra i prodotti giacenti in cantina e le risultanze dei registri contabili. Come riportato in una nota diffusa oggi, i controlli sono stati eseguiti con il supporto del personale dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità di Firenze, che hanno rilevato sensibili difformità tra le giacenze inventariate nei registri e le giacenze effettivamente rinvenute in cantina. Un’anomalia che ha consentito l’applicazione della normativa secondo cui si presumono venduti, in assenza di fatturazione, i beni o i prodotti non rinvenuti in azienda e per i quali non viene fornita idonea giustificazione in merito.
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