L’apparizione in Piazza Grande della grande tensostruttura che, da giovedì 19 a lunedì 23 febbraio, ospiterà l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano è il chiaro segnale che la kermesse di cui assoluto protagonista è il pregiato rosso DOCG sta per prendere il via.
I numeri dell’Anteprima 2009 – Giunta alla 15.a edizione, l’Anteprima 2009 snocciola anzitutto le cifre: 5 giorni di programma; 150 giornalisti, specializzati e non, in rappresentanza delle testate di settore e di quelle generaliste, provenienti da tutto il mondo ma anche dalla Toscana e dal territorio; oltre 1.000 operatori commerciali; circa 2.000 pasti a base di prodotti tipici locali e di specialità della tradizione gastronomica locale; 34 aziende che presenteranno le proprie etichette nei 600 metri quadrati – perfettamente climatizzati – del “Palanobile” e dell’adiacente Palazzo del Capitano. In passerella sfileranno il Nobile 2006, pronto ad essere immesso sul mercato dopo i due anni di maturazione imposti dal disciplinare di produzione.
Previsioni sulla vendemmia 2008 – Come vuole la formula ormai collaudata dell’evento, sarà presentata – appunto, in “anteprima” – anche l’ultima vendemmia, la 2008, che, giovedì mattina alle ore 10.00, prima dell’avvio delle degustazioni riservate ala stampa specializzata, riceverà l’attesissima valutazione, espressa in stelle (massimo 5). «Il 2008 è stato caratterizzato da un clima meno imprevedibile di quello degli anni precedenti – commenta Federico Carletti, Presidente del Consorzio del Vino Nobile che organizza l’Anteprima – quindi siamo fiduciosi in un giudizio favorevole da parte degli esperti. Ma l’evento è talmente ricco di contenuti che la valutazione dell’ultima annata è uno dei tanti momenti importanti della manifestazione». La caratura è espressa da una commissione formata da produttori e tecnici ma anche da rappresentanti del mondo dell’informazione e dei consumatori ai quali sono stati sottoposti alcuni campioni di vino atto a diventare Nobile. La composizione variegata della “giuria” garantisce un responso obiettivo e rispondente a diverse esigenze.
Il programma – Il programma si aprirà mercoledì sera con l’arrivo, a Chianciano Terme, della carovana dei giornalisti, impegnati nelle serie delle degustazioni delle principali denominazioni toscane, e con la cena di benvenuto. Da giovedì mattina alle ore 10.00, come detto, nel Palanobile, avranno inizio le degustazioni. Dopo i saluti di Carletti e di Massimo Della Giovampaola, Sindaco di Montepulciano, a presentare l’annata e la denominazione sarà Renzo Cotarella, Direttore Generale della Marchesi Antinori, enologo come il celebre fratello Renzo. Nel pomeriggio i reporter si distribuiranno nelle aziende per approfondire la conoscenza dei prodotti e del territorio; in serata è prevista la partenza da Montepulciano per Montalcino. Venerdì avranno inizio gli arrivi dei giornalisti non specializzati che, dopo aver assistito al Teatro Poliziano ad un concerto di saluto, offerto dalla Fondazione Cantiere (che collabora alla realizzazione dell’Anteprima) con il duo pianistico “Slava”, per l’intero week end visiteranno aziende che esprimono le produzioni di qualità di Montepulciano, non solo in campo vinicolo. Da domenica mattina è attesa invece l’invasione degli operatori commerciali (oltre 1.000, secondo le richieste di accredito ricevute dal Consorzio) che potranno degustare i vini e sviluppare conoscenze e contatti con le aziende. Il programma per ristoratori, enotecari, buyers etc si ripeterà nella giornata di lunedì, fino al tardo pomeriggio.
Covegno universitario – Ma il programma di lunedì 23 febbraio rappresenterà anche l’occasione per un importante opportunità, il seminario “Vino Nobile: piacere, cultura, territorio”, organizzato dal Consorzio con il Comune di Montepulciano e l’Università degli Studi di Siena, che si aprirà alle 10.30 nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, sempre in Piazza Grande. Tra i temi in discussione, il valore della denominazione d’origine ed i riflessi culturali e sociali che la presenza di un vino di altissima qualità ha su un territorio a spiccata vocazione vinicola e con una forte tradizione.
Anteprima, una festa per tutti – "L’Anteprima – sottolinea Federico Carletti – si conferma l’evento di maggior respiro organizzato dal Consorzio, una vetrina affacciata sul mondo in cui esponiamo idealmente un anno di lavori e di impegno. Ma non perde il carattere di “festa” anche per gli abitanti, gli enoturisti, gli appassionati e gli estimatori del nostro vino". Quindi già domenica 22, accreditandosi all’ingresso del Palanobile, anche il pubblico potrà degustare i vini portati in assaggio dalle aziende. Poi si ripeterà il concorso per le più belle vetrine a tema, con premiazione in pubblico sempre nella giornata di domenica, e i ristoratori proporranno menu legati all’Anteprima abbinati alla degustazione gratuita di un calice di Nobile 2006, offerto dai produttori. E sempre in collaborazione con la Strada del Vino Nobile di Montepulciano sono stati messi a punto pacchetti – ospitalità per soggiornare a Montepulciano a condizioni di favore nei giorni della kermesse vinicola.
La ricetta del Nobile contro la crisi – "Usciamo da un’annata molto difficile – puntualizza Carletti – la crisi ha colpito anche il nostro settore che inevitabilmente risente, inoltre, della contrazione del turismo. Le prospettive per il 2009 sono a dir poco incerte a causa dell’eccesso di offerta e dell’incredibile competizione che c’è sui mercati, ma per chi, come noi, ha un prodotto d’eccellenza che è espressione di un’altissima qualità, è doveroso considerare la situazione come un’opportunità per consolidare i nostri punti di forza che sono proprio la qualità e la tipicità. Per uscire dalla crisi c’è una ricetta, investire in qualità e nella promozione di un prodotto fortemente legato a un territorio di un inestimabile valore artistico, paesaggistico e culturale. Il Vino Nobile si è affermato e può continuare ad avere successo perchè è un prodotto irripetibile dunque centrale deve essere il rispetto delle regole insieme all’orgoglio ed alla convinzione che animano i produttori. Dobbiamo (e possiamo) realizzare un vino di qualità unica e irripetibile e allo stesso tempo confrontabile con le migliori produzioni enologiche del mondo. Per questo abbiamo proprio in questi giorni lavorato sui disciplinari di produzione, in particolare per il Vin Santo, un prodotto assolutamente unico e che anche per questo occorre anzitutto tutelare e poi valorizzare perché è espressione tipica di tradizione e di territorio".