Vino italiano mon amour. E’ prevalentemente maschio, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, acculturato ed attento, ha una buona competenza e ama il vino rosso, soprattutto quello italiano e di qualità per il quale è disposto a spendere. E’ questo il profilo del consumatore canadese emerso in occasione dell’apertura, a Montreal, della prima tappa del tour in Canada per la promozione del made in Italy enologico delle etichette icona italiane, consorziate nell’Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi.
La ricerca – Secondo l’indagine condotta dall’Istituto tra le diciassette aziende consorziate, che da sole rappresentano il 18 per cento del mercato italiano in Canada, è ancora la generazione dei baby boomers a orientare i consumi. Dall’Amarone, al Barolo, dal Barbaresco fino al Barbera, l’importante, per wine lover canadese, è che sia un “italiano” di struttura. E se il consumatore consolidato è prevalentemente maschio, la vera sorpresa riguarda le donne, vere attrici – sempre più numerose – delle future propensioni al consumo dei vini italiani nel Paese Nord americano. Nuovo protagonista delle tendenze femminili, infatti, è il vino bianco, in particolare i vini considerati ‘easy to drink’, come Prosecco, Moscato fino al Passito.
Il vino dei giovani – Ma il consumo di vino, secondo l’indagine Grandi Marchi, è in crescita anche tra gli younger drinker: giovani degustatori di età compresa tra i 19 e i 30 anni, residenti nelle grandi città e con un buon grado di preparazione culturale. Sono loro gli artefici di un cambiamento in atto che li vede scegliere il vino preferendolo alle altre bevande alcoliche, birra in primis. Cresce anche il livello qualitativo del vino scelto. In aumento, infatti, le vendite di vini di fascia alta (compresa tra i 10 e i 20 dollari canadesi; prezzo all’importazione), mentre diminuiscono quelle di vino di fascia bassa (tra i 5 e i 10 dollari canadesi).
I Grandi Marchi – L’istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, che nei prossimi giorni farà tappa anche a Vancouver, è composto da: Biondi Santi spa, Michele Chiarlo, Ambrogio e Giovanni Folonari, Pio Cesare, Tenuta San Guido, Cà del Bosco, Umani Ronchi, Carpenè Malvolti, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Alois Lageder, Rivera, Jermann, Donnafugata, Marchesi Antinori, Tasca D’Almerita.