Tornano le api in California e tutti tirano un sospiro di sollievo. Tra i primi ad esprimere soddisfazione Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica. “Sono stati smentiti coloro i quali in questi mesi hanno accusato ingiustamente gli agrofarmaci a base di neonicotinoidi di essere i responsabili della moria delle api – ha dichiarato Marco Rosso, Direttore di Agrofarma – Agrofarma dal canto suo ha sempre sostenuto che fosse sbagliato attribuire agli agrofarmaci la causa unica o prevalente della moria di api, un fenomeno estremamente vasto e complesso da capire. Quanto accaduto in California ci da oggi ragione – ha concluso Rosso – e ci pare che questa bella notizia che arriva dagli USA sia la chiusura di un ciclo iniziato esattamente un anno fa. Auspichiamo che da ora in avanti si possa guardare con maggiore obiettività e serenità a questo fenomeno cercando assieme di capirne le reali cause.
L’antefatto – Proprio in California tre anni fa le api avevano iniziato a scomparire facendo preoccupare ambientalisti ed esperti climatici. L’allarme si è poi diffuso in Europa e anche in Italia dove nel giro di un anno le api sono pressoché dimezzate. Ad aggravare ulteriormente la situazione la celebre frase di Einstein secondo cui "se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita". Un pericolo che ora sembra scongiurato. Questa primavera, di fronte ai miliardi di fiori sbocciati, le api sono tornate anche se il motivo della loro scomparsa continua ad essere misteriosa. Si è parlato degli ogm, dell’inquinamento, dell’effetto serra, dei pesticidi e dei cellulari. La stessa FAO, dopo aver investito 28 milioni di dollari per capirne le cause della moria, è giunta alla conclusione che non è ad oggi possibile individuarne le ragioni.