“Avevamo promesso tempi ultra-rapidi per la protezione del Prosecco ed abbiamo mantenuto la promessa: grazie all’impegno del Ministero e al lavoro del Comitato Vini e delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, già dalla prossima vendemmia tutto il Prosecco sarà tutelato a livello comunitario ed internazionale come Denominazione di Origine Protetta. In questo modo avremo finalmente la possibilità di difendere in modo più efficace dalle imitazioni questo vino simbolo del Made in Italy”.
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia dopo l’approvazione, da parte del Comitato nazionale per la tutela delle denominazioni d’origine dei vini, del riconoscimento della DOC Prosecco e delle DOCG Conegliano Valdobbiadene e Colli Asolani, e delle relative proposte di disciplinare.
Garanzia per Docg e Doc – “Grazie a questa decisione – ha spiegato Zaia – verrà assicurata la garanzia delle DOCG alla viticoltura storica, mentre tutte le altre aree di produzione rientreranno nella DOC: una copertura totale che garantirà il futuro del Prosecco, un grande vino italiano che vanta una produzione di 150 milioni di bottiglie ma che purtroppo subisce la concorrenza sleale dell’agropirateria”. “Ancora oggi – ha aggiunto il Ministro – nel mondo solo un prodotto su 10 di quelli reclamizzati come italiani arriva davvero dal nostro Paese. Occorre combattere con tutti i mezzi questo fenomeno, che danneggia non solo i nostri produttori, ma anche l’immagine stessa del Made in Italty: è preoccupante infatti l’idea che prodotti di cattiva qualità si diffondano sul mercato con l’etichetta di prodotti italiani". “D’ora in poi – ha precisato Zaia – i produttori di Prosecco avranno uno strumento in più per difendersi da questo genere di frodi, perché chiunque in giro per il mondo imbottigli vino chiamandolo “prosecco” da agosto non potrà più farlo”.