Comincerà ufficialmente con la Pro Wein (dal 29 al 31 marzo) la stagione fieristica del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano che si presenterà con le nuove annate in commercio, il Nobile 2006 e le Riserve 2005, ma anche con il Rosso di Montepulciano che negli ultimi anni ha assodato il proprio primato nei consumi internazionali. Circa 20 le aziende presenti in Germania, di cui 12 presso lo stand del Consorzio e 8 con un proprio spazio, con l’intento di incontrare i principali buyers del settore per puntare alla risalita del mercato tedesco dopo la flessione registratasi negli anni passati. "Con la Pro Wein il Consorzio comincia l’importante lavoro di promozione della propria realtà non solo dei singoli vini – afferma Federico Carletti, presidente del Consorzio dei produttori di Vino Nobile – ma con la consapevolezza che investire in qualità e nella promozione di un prodotto fortemente legato a un territorio di un inestimabile valore artistico, paesaggistico e culturale, quale il Vino Nobile, sia una importante arma per combattere l’attuale crisi del mercato".
Le previsioni – Secondo le previsioni la Toscana del vino, da sempre maggiore punto di riferimento per la Germania, torna a contare su un mercato, quello tedesco, che rappresenta l’anticamera ai mercati del nord Europa, in via di sviluppo. “Dagli ultimi dati in nostro possesso – spiega il coordinatore del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Paolo Solini – i mercati dell’Europa centrale risultano confermare l’apprezzamento per i nostri prodotti, segno questo che la tradizione dei nostri vini, pur con alti e bassi che si sono registrati in alcuni momenti, rappresenta il punto di forza per la promozione e la vendita in particolare all’estero”.
I dati – Nel 2008 il mercato del Nobile ha visto il 71% di prodotto esportato e del restante 29% destinato al mercato nazionale con Toscana (44 per cento) e Lombardia (circa il 15%) come regioni capofila. L’export in particolare si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), dove proprio Germania (30 per cento), Svizzera (27%) restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna (4% nel 2008) e paesi nordici. Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2008 ha assorbito il 14% delle esportazioni. Continua la conquista anche per i mercati emergenti dove il Nobile esporta circa il 15% del prodotto in particolare in Asia (10 per cento). Curioso anche il sistema di vendita: se in Italia il Vino Nobile vede la ristorazione e le enoteche al primo posto (rispettivamente 80 e 15 per cento) in Germania viene venduto in maniera equilibrata secondo vari canali. Prevalgono tuttavia le enoteche (o meglio ancora i negozi di “delicatessen”) e i ristoranti (entrambi con una quota del 25%).