Il vino italiano si prepara alla sfida sui mercati emergenti e lo fa da Vinitaly, che da oltre dieci anni mette a disposizione delle aziende un sistema integrato di strumenti di promozione internazionale. E’ questa la missione del Vinitaly World Tour, il brand portabandiera del made in Italy enologico che anche quest’anno, durante la manifestazione della Fiera di Verona (2-6 aprile 2009), farà il punto sui principali mercati di sbocco del buon bere italiano. E se nel 2008 l’export di vino nel mondo ha raggiunto quota 3,6 miliardi di euro con una crescita del 2% in valore, i dati elaborati dal Centro Studi di Veronafiere mettono in luce una tendenza che non si è ancora conclusa. Infatti, le prospettive elaborate dal Centro Studi di Veronafiere per i focus di Vinitaly World Tour, organizzati in collaborazione con Buonitalia durante la rassegna, mettono in evidenza che non solo i mercati, soprattutto quelli consolidati, non sono saturi ma che ci sono ancora molte possibilità di crescita.
Al Vinitaly – Si comincia il 2 aprile con gli Stati Uniti (ore 15,30), che nel 2012 saranno la prima piazza vinicola mondiale e dove l’Italia è saldamente al primo posto fra le scelte di bottiglie straniere al ristorante. Nonostante una flessione del 4% in termini di quantità, le importazioni Usa di vini italiani imbottigliati reggono alla crisi, mentre aumentano nettamente le importazioni di vini sfusi dalla Penisola, che nel 2008 sono aumentate del 64%, passando da 10.370 hl a 17.000 hl.
Dei mercati emergenti di India e Singapore si parla nel focus del 3 aprile (ore 11), puntando l’attenzione sulla complementarietà delle due piazze, che insieme possono coprire gran parte dell’Asia meridionale. Al fenomeno Russia viene dedicato il focus del 3 aprile (ore 16,30), vista la crescita del 70% fatta registrare dai consumi di vino nell’ultimo decennio, con prospettive interessanti in particolare per la fascia “Premium”. Svezia protagonista del focus del 4 aprile (ore 11), un Paese capace di consumare 31 litri di vino a testa l’anno, ma che per gli approvvigionamenti dipende interamente dall’estero. Infine Cina e Giappone (focus del 4 aprile, ore 16,30), due solide realtà per il mercato vinicolo italiano, dove le attese per il medio periodo si rivelano molto promettenti. Solo in Cina il mercato potenziale si aggira tra il 5 e il 10% della popolazione, ovvero dai 60 ai 130 milioni di consumatori, mentre per il Giappone si prevede un incremento dei consumi di vino del 7% entro i prossimi due anni.
Vinitaly World Tour – A queste aree del “pianeta vino” si rivolge l’attenzione del Vinitaly World Tour. Secondo Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, “Il vino italiano continua ad attirare nuove frontiere di interesse. Lo dimostrano anche i dati di pre-adesioni dei buyer di questo 43° Vinitaly, che sono cresciuti del 50% rispetto al 2008. Un dato che mette l’accento su uno scenario mondiale sempre più complesso e qualificato, dove il vino, in controtendenza con quanto avviene in altri settori, non solo appare in grado di resistere ai venti di crisi, ma rilancia gli investimenti alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo”. Dopo la grande kermesse veronese, produttori e operatori italiani partono, con Vinitaly World Tour, alla volta delle principali piazze internazionali del commercio enologico, dove Veronafiere mette a disposizione una vetrina qualificata e un pacchetto di strumenti collaudati alle aziende che vogliano consolidare la propria posizione o fare il proprio ingresso su nuovi mercati. Il 25 e 26 maggio, appuntamento a Mosca per Vinitaly Russia, ormai giunto alla sesta edizione. A ottobre si terrà negli Stati Uniti Vinitaly Us Tour, che toccherà San Francisco (il 19) e Chicago (il 21). Due date anche per Vinitaly China, in programma il 4 novembre a Hong Kong e il 5 novembre a Shanghai. Il 25 novembre sarà la volta di Tokio, con la quarta edizione di Vinitaly Japan. New Delhi sarà invece sede del Vinitaly India, 4° Salone dei vini italiani di qualità, previsto dal 19 e 20 gennaio 2010.
Missione Corea – A queste piazze storiche di Vinitaly World Tour si affianca quest’anno la Corea del Sud. Gli operatori italiani sbarcheranno il 23 novembre a Seul, sede del primo Vinitaly Corea, puntando a un mercato che ha da tempo superato i 100 milioni di dollari e dove nel 2008 le esportazioni italiane sono cresciute di ben il 48%. Si tratta della migliore performance fra i Paesi fornitori, che permette all’Italia di conquistare per la prima volta il 13,9% del mercato. Solo negli ultimi cinque anni i consumi di vino italiano sono aumentati di 7 volte. Ma le prospettive per il prossimo futuro si fanno ancora più interessanti, se si considera che il consumo medio di vino della Corea del Sud è di appena 0,59 litri a testa l’anno, mentre in Giappone, Paese per tanti versi simile in quanto a costumi sociali e stili di consumo, è già arrivato al 2,2%.