Un padiglione affacciato sul mare e esperti da tutto il mondo pronti a confrontarsi sulle problematiche dell’universo ittico. E’ Slow Fish, la biennale in programma a Genova dal 17 al 20 aprile organizzato da Slow Food e Regione Liguria, con il sostegno di Città di Genova, Provincia di Genova, Fondazione Carige, Camera di Commercio di Genova, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
La biennale – Il mercato, la piazza di Slow Fish è un luogo dove conoscere e acquistare prodotti ittici e affini. Qui, nel piano superiore del padiglione B, tra l’animazione e il folklore delle bancarelle del pesce fresco, si concentrano oltre 90 espositori provenienti dalle più importanti regioni a tradizione ittica. Nello stesso settore si trova anche un’ampia zona dedicata al pesce conservato sott’olio, in salamoia o sotto sale proveniente da diverse realtà, italiane ed estere, selezionate secondo attenti parametri qualitativi. Passando attraverso uno spazio importante dedicato all’olio extra vergine di oliva si possono scoprire e apprezzare anche altri prodotti, ad esempio il sale, che da sempre in cucina esaltano il sapore del pesce. Un grosso sforzo è stato fatto per conciliare la vocazione commerciale con l’impegno di Slow Food per la salvaguardia degli ecosistemi marini. Agli espositori è stato infatti chiesto di presentare prodotti privi di conservanti e aromi artificiali, e di non vendere tonno rosso, pesce spada e salmone, tutte specie a serio rischio d’estinzione.
L’asta – Come nelle altre edizioni di Slow Fish, sulla scia del successo riscosso da parte del pubblico, una volta al giorno si tiene un’asta del pesce, con tanto di battitore, che permette al pubblico di acquistare porzioni di pesce freschissimo.
I Presìdi e le comunità del cibo – Sullo stesso piano, accanto al mercato, espongono i Presìdi del mare. Sono progetti della Fondazione Slow Food per la Biodiversità – Onlus, esempi concreti di salvaguardia, organizzazione e promozione. Dimostrano che le comunità dei piccoli pescatori possono vivere in sintonia con il territorio e il mare, preservare la fauna ittica, valorizzando il lavoro tramite l’offerta di un pescato buono, sano, fresco di giornata, assieme a trasformati di alta qualità (dalla bottarga di muggine alle acciughe sotto sale, dalla palamita in olio extravergine d’oliva all’anguilla marinata). Slow Fish partecipano 23 Presìdi – 15 italiani e 8 internazionali (da Croazia, Mauritania, Marocco, Norvegia, Olanda ecc.). Non ci sono soltanto pescatori, ma anche produttori legati alla cucina di pesce: olio extravergine d’oliva, sale, aglio, erbe aromatiche…