Il Vino Nobile di Montepulciano esprime molto bene la sua identità ed il territorio dal quale proviene, continua a conservare un corretto rapporto qualità/prezzo ed è ben conosciuto da addetti ai lavori e da appassionati mediatamente da 15 anni. Sono questi alcuni dei risultati più significativi scaturiti da un’indagine compiuta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Il questionario è stato sottoposto ad un campione di oltre 500 soggetti. Come detto, gli intervistati considerano il Nobile un vino dalla forte identità, legato al proprio territorio (100% delle risposte). Non sorprende dunque che i concetti indicati come maggiormente associabili a questo prodotto risultino proprio “identità” e “Toscana”. Dalle risposte emerge che eleganza ed equilibrio appaiono le caratteristiche più evidenti di questo rosso DOCG al quale viene attribuita anche la capacità di accompagnare tutti i pasti.
Promozione e tutela – "In un mercato internazionale così aperto – spiega il Presidente del Consorzio, Federico Carletti – sentiamo sempre di più come produttori l’esigenza di comprendere cosa davvero il consumatore si aspetti dai nostri vini che sicuramente vogliono essere espressione di un territorio così ricco di cultura, storia e certamente prodotti di grande eccellenza come il Vino Nobile". E secondo gli intervistati, negli ultimi 15 anni i produttori hanno contribuito abbastanza o molto (92% delle risposte) ad accrescere la qualità del Nobile riuscendo però a mantenere equilibrato il rapporto tra qualità e prezzo. Alcune domande sono state formulate per conoscere anche abitudini e tendenze di un campione di intervistati che, comprendendo molti sommelier ma anche ristoratori, enotecari etc., può offrire informazioni utili sul comparto. E dunque il 44% afferma che 4 bicchieri di vino, consumati durante un pasto (senza altri alcolici), non rappresentano un problema per la guida di un’auto; il 37% dice invece di si. Le “mezze bottiglie” di cui tanto si parla, forse per effetto della crisi economica, non sono né amate né utilizzate: solo il 26% del campione le usa raramente, il 57% mai. Infine l’opinione degli intervistati nei confronti del Nobile è cambiata in meglio successivamente alla degustazione di Roma e il 52% ha dichiarato, di conseguenza, che cambierà in meglio anche le sue abitudini rispetto a questo vino. Il questionario sarà sottoposto anche durante il Vinitaly 2009, in corso a Verona fino al 6 aprile, per cercare di ampliare il campione di sondaggio sulla percezione del grande rosso toscano.
Export – E’ anche per questo che il Vino Nobile di Montepulciano nel 2008 ha mantenuto degli ottimi livelli di vendita, in Italia e all’estero dove è andato il 71% del prodotto mentre il restante 29% è stato destinato al mercato nazionale con Toscana (44 per cento) e Lombardia (circa il 15%) come regioni capofila. L’export in particolare si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), dove Germania (30 per cento), Svizzera (27%) restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna (4% nel 2008) e paesi nordici. Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2008 ha assorbito il 14% delle esportazioni. Continua la conquista anche per i mercati emergenti dove il Nobile esporta circa il 15% del prodotto in particolare in Asia (10 per cento).