Sacrante o Montepalco? Ora il Sagrantino si tutela

Pronto un piano per proteggere la Docg umbra dalla concorrenza sleale nel mondo. E’ già registrato in 60 Paesi, ma i produttori ricorrono al protocollo di Lisbona per estendere le tutele ad altri 16 Stati

Falsi Sagrantino – A fine 2008 un produttore siciliano è stato obbligato a ritirare dal mercato un vino chiamato “Montepalco”. Lo stesso è accaduto negli Usa per il “Sacrante”, altra chiara imitazione della più nobile Docg umbra, il Sagrantino di Montefalco. Sono i risultati del monitoraggio affidato a una società italiana di brevetti, che controlla su incarico del Consorzio di Tutela Vini Montefalco i mercati del vino in 60 Stati, tutti quelli dove è già registrato il marchio “Montefalco Sagrantino” per combattere falsi e imitazioni. Ma adesso il piano di tutela della pregiata denominazione umbra fa un altro passo avanti con la richiesta di registrazione in altri 16 Stati aderenti all’accordo di Lisbona. Tra questi: Bulgaria, Cuba, Georgia, Ungheria, Messico, Serbia, Israele, Slovenia, Perù, Serbia, etc.

La novità a maggio – La pratica sarà presentata a maggio. In base all’Accordo di Lisbona i Paesi contraenti si impegnano a tutelare nel loro territorio le denominazioni d’origine dei prodotti degli altri Stati contraenti, riconosciuti e tutelati a tal titolo nel Paese d’origine e registrati presso l’Ufficio internazionale dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale, con sede a Ginevra (WIPO – World Intellectual Property Organization). “Abbiamo rilevato diversi casi di imitazione del nome del Sagrantino di Montefalco, ma possiamo intervenire legalmente sono in 60 Paesi – commenta il presidente del Consorzio, Lodovico Mattoni -. Adesso che la nostra produzione ha raggiunto cifre interessanti si aprono nuovi mercati e vogliamo tutelarci per tempo”.

Produzione – Per l’annata 2008 è prevista una produzione di Sagrantino di Montefalco docg, secco e passito, di 2,3 milioni di bottiglie. Erano appena 550 mila dieci anni prima. Il Montefalco rosso Doc, la seconda denominazione della zona, è passato invece da 847 mila bottiglie del 1998 a oltre 2,3 milioni. La produzione totale dell’area, tra Sagrantino di Montefalco docg e Montefalco doc, supererà per l’annata 2008 i 4,6 milioni di bottiglie.

 

 

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