Il Brunello è il primo marchio collettivo protetto in Corea del Sud

“Per la prima volta, un’Indicazione Geografica (IG) straniera sta per essere registrata in Corea del Sud come ‘marchio geografico collettivo’ nel rispetto della legge coreana sui marchi. Il fatto che questa Indicazione sia italiana e che riguardi il Brunello, uno dei prodotti principe del made in Italy, è per me motivo di grande soddisfazione”. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato così la notizia del riconoscimento della prima Indicazione Geografica, il Brunello di Montalcino, in Corea del Sud quale “marchio geografico collettivo”.  

Soddisfatto Cencioni, presidente del Consorzio – Soddisfazione da parte di Patrizio Cencioni, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino "Per noi è una registrazione del marchio come è già avvenuto in altri 70 Paesi (Usa prima registrazione nel 1994) – ha dichiarato ad agricultura.it Cencioni -. Ma è la prima volta che un marchio collettivo viene registrato in Corea del Sud e questo è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Stesso compiacimento ed entusiasmo mi è stato espresso oggi dall’Ambasciata italiana in Corea, visto che non era mai successo prima. Si tratta di un mercato molto interessante per noi, e essere tutelati garantisce il nostro marchio e i nostri produttori. Il lavoro del Consorzio non si ferma, e prosegue l’opera di tutela e difesa delle nostre produzioni"     

Il ministro Zaia –  “Il Vertice dei Ministri dell’agricoltura, che si è concluso da pochi giorni in vista del G8 – ha detto ancora Zaia – ha riconosciuto l’importanza delle identità territoriali e dei modelli economico-produttivi che le difendono e tutelano. Questo riconoscimento è un altro passo avanti nella direzione giusta. Continueremo a lavorare perché la stessa tutela che garantiamo ai prodotti made in Italy, agli imprenditori e consumatori nel Belpaese possa estendersi fuori dai nostri confini”.

Brunello pioniere – Il Consorzio di Tutela del Vino Brunello di Montalcino ha raggiunto questo importante traguardo al termine di un lungo percorso che non ha incontrato opposizioni e che ha preso avvio con la presentazione della domanda di riconoscimento al KIPO il 5 giugno del 2007. Dopo due “rifiuti preliminari”, nel giugno 2008, il Desk italiano per la tutela dei diritti di Proprietà Intellettuale di Seul è intervenuto a sostenere la richiesta. Da quel momento, il Sistema Italia in Corea del Sud, composto da Ambasciata, Ufficio ICE e lo stesso Desk, ha svolto un ruolo di supporto dell’azione altamente professionale degli studi legali, italiano e coreano, che rappresentano il Consorzio davanti al KIPO. Il 30 gennaio scorso il KIPO ha deciso quindi di pubblicare la domanda di registrazione del Consorzio, non ravvisando motivi per ulteriori rifiuti. Il 17 febbraio la domanda è stata effettivamente pubblicata e, decorsi senza obiezioni i due mesi canonici per eventuali “opposizioni”, dal 17 aprile il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ha piena facoltà di registrare il Brunello di Montalcino come “marchio geografico collettivo” in Corea del Sud. Con il pagamento delle tasse ufficiali al KIPO, la registrazione diventerà pienamente efficace. Scaduto e superato positivamente il termine di due mesi per la presentazione di opposizioni, il Consorzio deve esclusivamente sostenere le spese di registrazione di fronte al KIPO per acquisire il diritto esclusivo di sfruttamento del marchio geografico collettivo “Brunello di Montalcino” in Corea del Sud con validità decennale, rinnovabile ad libitum allo scadere di ogni decennio. Nessun altro soggetto straniero aveva cercato finora di registrare una IG come “marchio geografico collettivo” da quando è stato introdotto, nel luglio 2005, questo sistema di protezione delle Indicazioni Geografiche in Corea del Sud. I vertici del Consorzio verosimilmente saranno in Corea del Sud alla fine di novembre per azioni promozionali su questo mercato in collaborazione con l’ICE e la nostra ambasciata.

Lorenzo Benocci

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