L’Italia è la patria dei prodotti a denominazione di origine protetta. Lo rivela uno studio pubblicato sul numero di maggio di Anci Rivista che sarà presentato in occasione della Campionaria delle Qualità Italiane, una vetrina dei prodotti e delle aziende che diffondono l’eccellenza italiana nel mondo, in programma dal 7 al 10 maggio a FieraMilanoCity.
I numeri – L’Italia conta il maggior numero di cibi certificati in Europa: sono 176 i prodotti a denominazione di origine protetta (Dop/Igp/Stg), 477 i vini a denominazione Doc/Docg/Igt e 4.396 i prodotti tradizionali regionali che dal 2008 sono stati dichiarati espressione del patrimonio culturale italiano. In particolare nel 2007 il fatturato alla produzione dei prodotti certificati Dop e Igp è cresciuto di quasi l’8% oltrepassando il valore di 5 miliardi di euro, mentre quello al consumo (riferito però solo al mercato nazionale) ha raggiunto un giro d’affari di 7,2 miliardi.
Res Tipica – Nell’Italia delle oltre 5mila tipicità ben si colloca Res Tipica, l’associazione costituita dall’ANCI insieme alle Associazioni Nazionali delle Città di Identità, per la promozione delle identità territoriali italiane, che oggi riunisce 24 associazioni di identità, 37 province, 70 comunità montane, 10 camere di commercio, due Unioni di Comuni e sei Enti parco, per un totale di circa 2mila enti locali. Res Tipica, a seguito di un’intesa tra il Ministero delle Politiche agricole e l’ANCI, è impegnata in azioni di assistenza e monitoraggio dei farmer’s market operativi nelle città del tipico, ovvero i mercati contadini sostenuti dalle associazioni di identità che offrono non solo prodotti di qualità, ma anche servizi culturali legati all’arte e alla tradizione enogastronomica del territorio. Ma non solo. Le associazioni che fanno parte di Res Tipica, con la collaborazione dei produttori locali, si attivano per l’individuazione, il riconoscimento e la promozione dei marchi d’origine protetti, e mettono in moto iniziative per l’incentivazione della ricerca e la sperimentazione per la valorizzazione delle varietà locali. Infine, le città di identità sostengono la creazione dei club degli “Amici”, circuiti di valorizzazione dei territori attraverso la fidelizzazione dei consumatori, dove aziende ed esercizi commerciali e turistici si impegnano a sostenere i principi delle associazioni, promuovere le tipicità del luogo e offrire condizioni di favore ai clienti, mentre i consumatori sono costantemente informati sugli esercizi aderenti e le loro iniziative.