Carne protagonista con tutta la sua filiera a Verona. Dal 21 al 24 maggio oltre 80 delegati dal Sudamerica, dal Nord Africa, dal Medio Oriente e dall’Europa Centro-Orientale si incontrano a Eurocarne.
La manifestazione – Grazie alla collaborazione di Veronafiere con Ice, l’Istituto per il Commercio estero, ed alla rete promozionale estera di Eurocarne, al Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione, refrigerazione e distribuzione delle carni saranno infatti presenti buyer provenienti da Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay; Algeria, Tunisia, Egitto, Turchia; Serbia, Slovacchia, Ungheria, Russia, Bulgaria, Polonia e Croazia. Inoltre in occasione dell’edizione 2009 Eurocarne scommette in maniera importante sui paesi del bacino del Mediterraneo: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Libano, Siria, Giordania e Turchia. Da questi paesi sono stati accuratamente selezionati, attraverso una capillare azione di matching, una serie di operatori professionali.
Il mercato italiano – “Le aziende più importanti al mondo nel segmento sono italiane e continuano ad avere un forte ruolo sui mercati internazional – spiega Emilia Arosio, presidente di Eurocarne 2009 e di Assofoodtec – A livello di export superiamo oltre il 65 per cento del fatturato totale del comparto». Il settore, in particolare, sta registrando ormai da qualche anno risultati costantemente in crescita e si dimostra sempre più export-oriented. Basti pensare che nel 2006 il valore delle macchine e degli impianti per la lavorazione delle carni destinate all’estero ha toccato i 133,9 milioni a valore. Nel 2008, il fatturato delle aziende raggiunto con le vendite oltreconfine è arrivato a 145 milioni.
Il calendario – Il programma prevede uno sguardo d’insieme sul settore delle carni in Europa e una sessione di confronto fra modelli di mercato di Francia e Spagna, in cui ciascun Paese farà una presentazione della situazione del settore e i relativi punti di forza e criticità. Prenderà parte a questa sessione Unido Itpo Italy, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale, che nella sua sede italiana ha il compito di favorire la cooperazione industriale con le imprese dei Paesi in via di sviluppo, fornendo una serie di servizi nelle diverse fasi di un progetto di investimento. Seguirà un dibattito guidato “Quale scenario per il futuro” al quale prenderanno parte tra gli altri anche esponenti di Assofoodtec, Unione Nazionale Avicoltura, Federalimentari, ASSICA, UNICEB, Fiesa e Federcarni.